Cina, torna la vergogna di Yulin: cani e gatti macellati e serviti agli avventori

Una vergogna che si ripete ogni anno il 21 giugno, in occasione del solstizio d’estate: oltre 10mila animali saranno uccisi.

In Cina torna la vergogna del Festival di Yulin. Come ogni 21 giugno, in occasione del solstizio d’estate, migliaia di cani e gatti saranno macellati e serviti per tutti gli avventori in arrivo nella città della Cina sud-orientale. Una barbarie, tra l’altro eseguita in condizioni igienico-sanitarie discutibili, che ormai è tristemente associata al nome della città.

Il Festival di Yulin, tuttavia, coinvolge in modo marginale i residenti della città. A parteciparvi sono soprattutto turisti in arrivo dal resto della Cina e dai Paesi limitrofi. Si tratta però di una tradizione che resiste nonostante non sia più così radicata nella società cinese. Cani e gatti continuano a essere razziati, rapiti e maltrattati, chiusi in gabbie minuscole prima di essere torturati e uccisi.

“Abbiamo organizzato decine di manifestazioni davanti all’Ambasciata cinese, consegnato centinaia di firme, e richiesto per anni e anni incontri all’ambasciatore cinese ma è l’unico in Italia a cui non è mai importato di incontrare gli animalisti. La chiusura della Cina a qualunque richiesta di rispetto di diritti civili e umani è molto diffusa. Una cosa positiva e che, parlando con centinaia di giovani cinesi, non mangiano carne di cane e di gatto ma è una pratica diffusa in zone come Yulin e riguarda le vecchie generazioni“, ha commentato a TeleAmbiente Walter Caporale, Presidente Animalisti Italiani, oggi in Piazza del Popolo per lanciare un’altra importante campagna, quella contro l’abbandono degli animali con l’estate in arrivo. E aggiunge: “Gli animali vengono uccisi davanti a te come se niente fosse, con una crudeltà che lascia sconvolti. Io dico sempre che non tornerò mai più in Cina”. 

Il fenomeno riguarda principalmente cani e gatti randagi, ma non mancano casi di animali rapiti dalle loro case. In Cina, la tradizione di mangiare cani e gatti è sempre meno diffusa, ma evidentemente in alcuni luoghi resiste, anche perché il consumo di questa carne viene considerato salutare e benefico anche per la sessualità. I dati del Festival di Yulin, per quest’anno, restano in linea con la media del passato: si stima che saranno uccisi oltre 10mila animali.

In altri Paesi asiatici va ancora peggio: in Cambogia e in Vietnam, cani e gatti vengono regolarmente uccisi e serviti nei ristoranti. E, a differenza di quanto accaduto in varie città della Cina, le popolazioni non sembrano affatto disposte a rinunciare a questa barbara tradizione.