Home Breaking News Spari a Bruxelles, due morti: l’attentatore ucciso dalla polizia in mattinata

Spari a Bruxelles, due morti: l’attentatore ucciso dalla polizia in mattinata

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Si tratterebbe di un tunisino, che nel 2020 si era visto respingere la domanda d’asilo in Belgio. Sparito prima dell’ordine di rimpatrio, prima dell’attentato aveva diffuso un video in cui spiegava di essere un militante dell’Isis e di agire “per vendicare i musulmani”.

L’Europa ripiomba nell’incubo del terrorismo islamico: un uomo ha esploso alcuni colpi nel centro di Bruxelles nella serata di lunedì 16 ottobre, poi si è dato alla fuga. L’attentatore, che aveva annunciato l’attacco in un video, è stato poi individuato dalla polizia e ucciso durante il tentativo di arresto questa mattina.

L’attentato

L’attentato ha scatenato il panico in tutta la città, causando anche l’interruzione, a fine primo tempo, della partita tra Belgio e Svezia. Le due vittime sono proprio due cittadini svedesi, uccisi a colpi di kalashnikov, mentre l’attentatore, che ha urlato ‘Allah akbar’, sui social in un video aveva annunciato di voler colpire per vendicare i musulmani. L’uomo si era spostato, e allontanato in seguito all’attacco, a bordo di uno scooter.

Chi è l’attentatore

L’attentatore sarebbe il 45enne tunisino Abdesalem Lassoued, che nel 2019 aveva chiesto asilo al Belgio e se lo era visto negare poco meno di un anno dopo. Nel marzo 2021 aveva invece ricevuto l’ordine di lasciare il Belgio, ma era stato cancellato dal registro nazionale ed era quindi stato impossibile rintracciarlo per il rimpatrio. Su di lui, però, pendeva un’accusa di minacce via social, presentata dall’ospite di un centro d’asilo a Campine, vicino ad Anversa. Il denunciante aveva informato la polizia belga che Abdesalem Lassoued era già stato condannato per terrorismo in Tunisia, anche se in realtà la condanna era legata a reati comuni. Anche per questo motivo, la polizia di Anversa non aveva considerato il caso dell’uomo come una “minaccia concreta o imminente“.

L’attentatore era stato a Bologna e Genova

L’attentatore di Bruxelles era stato almeno due volte in Italia: la prima, a Bologna nel 2016, quando fu fermato e identificato dalla polizia. La seconda, a Genova nel 2021. C’è infatti una foto pubblicata sul profilo Facebook, ora oscurato, che lo ritrare in piazza della Vittoria, davanti all’Arco di Trionfo. Per gli esperti della Digos, il video sarebbe autentico e probabilmente il capoluogo ligure era stato una delle tappe di Lassoued nel viaggio verso il Nord Europa. Piazza della Vittoria si trova nei pressi del Consolato tunisino a Genova ed è probabile che l’attentatore di Bruxelles stesse cercando di dirigersi in Francia. Gli investigatori stanno cercando di capire se in quell’occasione l’uomo si fosse recato nel Consolato per ottenere dei documenti.

Individuato mentre faceva colazione

Stava tranquillamente facendo colazione al bar, come se niente fosse” l’attentatore di Bruxelles, individuato e ferito a morte dalla polizia questa mattina. Lo riferiscono alcuni testimoni che lo avevano riconosciuto dalle immagini diffuse ieri sera dalle forze dell’ordine.

Caccia a due complici

L’azione di polizia e forze speciali non si esaurisce però con la neutralizzazione dell’attentatore. A Bruxelles resta in vigore il livello di allerta 4, quello più elevato, per “minaccia terroristica grave e imminente“. E intanto, ci sono due persone ricercate dalle forze dell’ordine: si tratterebbe di due complici dell’attentatore.
Durante una perquisizione nella zona di Schaerbeek, il quartiere in cui si ritiene abitasse l’attentatore, sono state rinvenute diverse armi d’assalto.