Blitz degli attivisti di Extinction Rebellion alle Gallerie d’Italia a Torino: “Intesa Sanpaolo: quanti palloncini per volare via dal fossile?”
Ennesima protesta degli attivisti del movimento Extinction Rebellion, che questo pomeriggio hanno occupato le Gallerie d’Italia di Piazza San Carlo, museo di Intesa Sanpaolo, a Torino.
Una ventina di persone si sono sedute nel cortile della Galleria e steso a terra drappi neri e un mappamondo, a cui sono stati legati molti palloncini colorati. Appeso anche uno striscione con scritto: “Intesa Sanpaolo: quanti palloncini per volare via dal fossile?”.
Come si legge in una nota diffusa dal movimento l’obiettivo della protesta è “denunciare i massicci finanziamenti della banca in progetti legati a petrolio e gas”.
La scelta dei palloncini è legata al film d’animazione “Up”: “Questi palloncini dovrebbero portare la Terra e chi la abita fuori dal mare di petrolio finanziato da Intesa” spiega Matilde, “ma nella realtà sono come le misure adottate finora: inutili per sventare il caos ecoclimatico verso cui ci stiamo andando a schiantare”.
La protesta si è svolta nello stesso giorno dell’assemblea degli azionisti di Intesa e a pochi giorni dall’inizio del G7 Clima, Energia e Ambiente che si terrà proprio nel capoluogo piemontese.
L’obiettivo, continuano gli attivisti, “è denunciare i massicci finanziamenti di Intesa Sanpaolo nei progetti di estrazione, esplorazione e commercio in petrolio e gas, su cui i governi del G7 – tra cui l’Italia – stanno investendo”.
Azione di @XrItaly al Campus Luigi Einaudi di Torino su Intesa Sanpaolo, banca fossile numero 1 in . pic.twitter.com/aME934LnFO
— ReCommon (@Recommon) April 24, 2024
“Per quanto Intesa Sanpaolo si dichiari una banca green, i numeri dicono un’altra cosa: è la banca fossile italiana per eccellenza.” dichiara Rossella. Come spiega l’ultimo report di ReCommon, dal 2016 a oggi, Intesa Sanpaolo ha destinato all’industria fossile oltre 22 miliardi di dollari, risultando nella lista delle prime 40 banche a livello mondiale che finanziano l’espansione di multinazionali che operano nel settore.