
Si trova in Austria il primo uccello bionico al mondo. Il suo nome è Mia ed è un raro esemplare di avvoltoio barbuto. Al cucciolo d’uccello è stata amputata la zampa destra appena nato poiché la sua caviglia si era impigliata tra le fibre di lana di pecora del nido e la zampa era andata in necrosi.
Per gli avvoltoi barbuti, le zampe sono fondamentali per atterrare, camminare e catturare le prede.
Si tratta di una specie rara a rischio. Il loro numero è stato fortemente ridotto dai cambiamenti climatici e dalle minacce causate dall’attività umana, come collisioni con cavi elettrici e parchi eolici. Oggi ne rimangono in vita poche centinaia di esemplari.
Quello di Mia, è il primo caso di impianto bionico su un uccello e la sua riuscita si deve al team della Medical University of Vienna guidato da Oskar Aszmann.
Durante la fase di progettazione, il team di esperti ha pensato a realizzare un arto che fosse abbastanza resistente ma che permettesse all’uccello di afferrare la preda, camminare e atterrare.
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Gli esperti hanno utilizzato la tecnica della osetointegrazione che collega direttamente le parti esterne della protesi ad un ancoraggio osseo che ne garantiscono l’adesione allo scheletro.
La nuova zampa bionica è costituita da un cilindro di gomma nera che conferisce all’uccello trazione e stabilità e che riduce al minimo la sua torsione evitando di danneggiare ulteriormente la zampa.
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“Questo concetto offre un alto grado di incarnazione, poiché l’osteopercezione fornisce un feedback intuitivo diretto, consentendo così l’uso naturale dell’estremità per camminare e nutrirsi – ha spiegato Aszmann – per la prima volta abbiamo ricostruito con successo bionicamente l’arto di un avvoltoio”.
Durante l’intervento, l’uccello austriaco è stato sottoposto ad anestesia generale per un paio d’ore e la riabilitazione è iniziata poco dopo l’operazione.
Dopo appena tre settimane Mia ha iniziato a fare i primi tentativi per tornare a camminare e oggi è in grado di atterrare e camminare usando entrambe le zampe.