L’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche fa sapere che, nonostante il ritorno di pioggia e neve, l’emergenza siccità continua a colpire il settentrione e in particolare il fiume Po che resta in deficit lungo tutto il percorso
Dopo diverse settimane dall’inizio dell’inverno la neve è tornata a cadere sull’Italia, così come sono tornate le piogge. Eppure la situazione idrologica nel Nord del Paese è ancora preoccupante.
A dirlo è un report dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche secondo cui, nonostante le condizioni meteo favorevoli delle ultime settimane, laghi e corsi d’acqua del Settentrione sono ancora in deficit.
L’esempio più lampante è quello del Po che ha una portata inferiore a quella dello scorso anno in tutti i punti di osservazione. A Torino, ad esempio, questo deficit si attesta attorno al 50%, ma in altre stazioni di rilevamento supera addirittura l’80%.
Siccità, fiume Po ancora in deficit idrico
Una crisi idrica che si trascina da dicembre 2020 e che ha avuto e avrà ripercussioni sul settore agricolo di una delle food valley più importanti del Paese: la Pianura Padana.
Il motivo di questa crisi idrica è sempre lo stesso: i cambiamenti climatici. Il 2022 – che da poco i dati hanno dimostrato essere l’anno più caldo della storia d’Italia – ha lasciato il Paese con 50 miliardi di metri cubi d’acqua in meno rispetto alla media storica.