Sardegna. Dopo Bibione, scatterà anche in altre spiagge della Sardegna il divieto di fumare.
Impressionato dalla decisione di Pasqualino Codognotto, sindaco di San Michele al Tagliamento-Bibione, anche il sindaco di Stintino ha deciso che da quest’estate, nelle sue splendide spiagge non ci sarà più nessuno che fuma e soprattutto non ci saranno più mozziconi abbandonati nella sabbia dorata.
Bibione, prima spiaggia in Italia in cui sarà vietato fumare
Fumare sigarette o dispositivi analoghi sarà possibile quindi possibile soltanto allontanandosi dalla costa o recandosi nelle apposite aree designate (ad esempio presso i chioschi per la ristorazione).
Il divieto di Fumo – ha sottolineato il sindaco di Stintino, Antonio Diana – era già in vigore lo scorso anno sulla spiaggia della Pelosa e ha funzionato in maniera eccellente: nelle tre aree fumatori designate sono stati raccolti oltre 140 mila mozziconi di sigarette.
Il successo dell’iniziativa, ha spinto il primo cittadino a estendere il provvedimento a tutte le spiagge del territorio.
“L’anno scorso – ha riferito Diana – abbiamo imposto diversi divieti alla Pelosa e in totale abbiamo fatto solo 300 sanzioni. Nulla rispetto alla gente che viene in spiaggia”.
Stoviglie monouso e cotton fioc addio. E’ guerra anche ai mozziconi delle sigarette
Un’iniziativa che anche il Comune di Alghero sta prendendo in seria considerazione.
“Vietare del tutto il fumo è una questione – ha spiegato il sindaco di Alghero, Mario Bruno – di rispetto tra persone consapevoli”.
Meno possibilisti si sono dichiarati invece altri due sindaci, quello di Orosei e quello del Golfo Aranci.
Per il sindaco di Orosei, invece, il divieto sarebbe di difficilissima realizzazione visto che le spiagge sono troppo lunghe e gli accessi tantissimi. A suo avviso sarebbe impossibile fare dei controlli capillari.
Dello stesso avviso anche Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci:
“A mio avviso sarebbe un ottimo provvedimento, ma già abbiamo difficoltà ad assicurare i controlli su tutti i divieti già in vigore, figurarsi se riusciremmo a garantirne degli altri. A livello di civiltà sarebbe un enorme passo avanti, ma oggi i Comuni non hanno personale”.