Caldo in Sardegna, torna l’incubo “lingua blu”

A lanciare l’allarme è Coldiretti Sardegna da sempre in prima linea contro una malattia infettiva solita colpire capre e pecore.

Torna l’incubo “lingua blu” in Sardegna a causa delle temperature elevate degli ultimi giorni. A lanciare l’allarme è Coldiretti Sardegna da sempre in prima linea contro una malattia infettiva solita colpire capre e pecore. Secondo l’Associazione di rappresentanza dell’agricoltura italiana, la Giunta Todde deve ideare un piano di azione con interventi immediati e tempestivi per affrontare una eventuale epidemia fatale. L’acquisto di vaccini utili a proteggere la salute degli animali diventa oltretutto necessario. “Meglio investire in prevenzione diretta e indiretta che intervenire con soldi pubblici per ristorare i danni“, commenta il Presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu. La “lingua blu”, che è una patologia non contagiosa trasmessa da alcuni moscerini, infesta l’Isola da almeno 20 anni. In due decenni, una vera e propria ecatombe per il comparto agricolo regionale, con 800mila capi di bestiame morti e incalcolabili perdite economiche.