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Aviaria a Cagliari, esposto degli animalisti contro gli abbattimenti

Aviaria a Cagliari, esposto degli animalisti contro gli abbattimenti

Secondo l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa), gli uccelli malati si sarebbero potuti salvare mettendoli in quarantena come avvenuto in Toscana.

Continuano le polemiche a Cagliari, in Sardegna, dopo l’abbattimento di centinaia di uccelli per un focolaio di aviaria. L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) ha inviato un esposto alla Procura della Repubblica del capoluogo isolano per valutare se “non sia stato commesso il reato di uccisione inutile di animali in violazione dell’articolo 544-Bis del Codice Penale“.

Secondo gli animalisti, “lo sterminio dei volatili dell’Area Naturale di Monte Urpinu è senza precedenti per numero e motivazioni. Sono oltre 200 i volatili in corso di abbattimento dopo la decisione dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL), ma questo poteva e doveva essere evitato. Gli stessi Regolamenti Europei che dettano le indicazioni per la gestione dell’influenza aviaria prevedono la possibilità di evitare le uccisioni nel caso in cui gli animali siano adeguatamente confinati. A tal proposito, ricordiamo che esiste un precedente in Toscana dove gli animali sono stati tutti salvati grazie alla quarantena in cui erano stati posti“.

Proprio qualche giorno fa la Lega Antivivisezione (LAV) di Cagliari aveva organizzato un sit-in per bloccare la mattanza degli uccelli affetti da aviaria. “L’uccisione non può essere la soluzione universale a questi problemi. Il diritto alla vita è anche degli animali. Esistono altre soluzioni, non cruente e perfettamente applicabili ed efficaci“, avevano dichiarato gli animalisti.

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