Salviamo il Po. Associazioni ed Enti si mobilitano e lanciano il “Manifesto per il Po”, un documento per fare appello alle istituzioni ed iniziare un percorso di rilancio dell’azione di tutela e valorizzazione del Po e del suo territorio.
Questo grido di denuncia sarà discusso con le istituzioni in una Conferenza che si terrà martedì 21 novembre a Milano, alla quale saranno chiamati a partecipare il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, l’Autorità di Bacino, l’Agenzia Interregionale per il Po, le Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, gli organismi di gestione dei Parchi e delle altre aree protette distribuite lungo il fiume. Nel corso della conferenza verranno messe in rilievo le principali emergenze ambientali indicate all’interno del dossier e verrà chiesto alle istituzioni e agli enti coinvolti di produrre un piano strategico per il Po e gli strumenti necessari per la sua successiva attuazione.
“Il fiume vive però una realtà frammentata e disomogenea che vede accanto a tratti ambientalmente gestiti e culturalmente promossi altri ove il fiume è solo un grande vuoto nel quale hanno luogo attività proprie e improprie, al di fuori di un’effettiva visione d’insieme”, viene indicato all’interno del manifesto.
Come dichiara, infatti, una nota di Legambiente, lungo il Po sono già attivi 8 parchi regionali e 50 aree protette di varia natura e l’intera asta del fiume è gestita da due istituzioni, l’Autorità di bacino Distrettuale del Po e l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo).
L’idea del manifesto nasce nel corso di un convegno, come racconta Luca Imberti, il presidente di INU Lombardia, portavoce della Rete per il Po: “Ci siamo detti: al Po non serve un altro ente, ma una cosa nuova, una visione strategica e una rete leggera ma forte che tenga insieme le realtà già esistenti. I firmatari del Manifesto formano una Rete per il Po, significativa per gli apporti culturali e scientifici e per l’esperienza che può raccogliere. Attorno al fiume, al suo paesaggio, ai suoi itinerari, possono prodursi e rafforzarsi saperi e conoscenze, possono innescarsi iniziative legate alle culture locali, alla qualità delle produzioni agricole, all’ospitalità, all’enogastronomia, alla promozione turistica, a circuiti di fruizione e di esplorazione organizzati, mettendo a sistema anche iniziative già avviate, a partire dalla profonda consapevolezza delle potenzialità e della contemporanea fragilità dei territori del Po ”.
Tra le altre iniziative per valorizzare il territorio, il progetto VenTo, una via ciclopedonale da Torino a Venezia sugli argini del fiume, elaborato dal politecnico di Milano, che dopo 8 anni ha ottenuto 2milioni di finanziamento pubblico: Progetto VenTo.
Anche l’associazione “Amici del Po” nell’intento di sensibilizzare la popolazione al rispetto ed alla conoscenza dei fiumi, promuove ed organizza sport acquatici, gite, manifestazioni e spettacoli, tra gli ultimi il Trisport del Po, manifestazione sportiva per singoli e squadre in kayak: Amici del Po
L’obiettivo del manifesto e delle associazioni è quello di coordinare enti pubblici ed iniziative dal basso per proteggere, curare e valorizzare una risorsa preziosa come quella del fiume Po.