Pfas, 3M pagherà 10,3 miliardi di dollari per inquinamento delle acque

Il colosso chimico statunitense, in patria, dovrà risarcire alcune città dei costi di bonifica di acquedotti e altri impianti di forniture idriche pubbliche. 

Pfas, negli Stati Uniti arriva un patteggiamento miliardario per un colosso dell’industria chimica. Si tratta di 3M, multinazionale che in patria è da tempo al centro di polemiche per l’utilizzo dei cosiddetti ‘chimici per sempre’, sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche che vengono utilizzate in un numero impressionante di prodotti anche di uso quotidiano.

Già da tempo si parlava di una possibile conciliazione per risolvere la questione delle varie class action intentate da cittadini ed enti locali, non solo nei confronti di 3M. L’accusa è quella di aver favorito la contaminazione e l’inquinamento delle acque, comprese quelle potabili. Ora è arrivato un accordo, non ancora definitivo, per risarcire 13 diverse città statunitensi con almeno 10,3 miliardi di dollari complessivi. La cifra verrà stanziata per coprire i costi di bonifica e depurazione di acquedotti e altri impianti di forniture idriche pubbliche.

3M ha sintetizzato e utilizzato Pfas sin dagli anni ’40 del secolo scorso. Questi composti chimici, non scindibili e dannosi per la salute, vengono utilizzati in ogni ambito industriale: dai cosmetici fino ai cartoni della pizza, passando per semiconduttori, schiume per estintori, padelle antiaderenti e molti altri prodotti di uso comune o quotidiano.

Intanto, resta da capire se un patteggiamento analogo, che comporta l’archiviazione di tutte le cause legali, sarà raggiunto anche per altri colossi dell’industria chimica, come Chemours, Dupont e Corteva.