Parità di genere, un’opportunità di crescita culturale

La parità di genere tra inclusione e consapevolezza. È il tema centrale del convegno organizzato nella Sala Maestra di Palazzo Chigi ad Ariccia dalla BCC Colli Albani.

Un tema che non rappresenta solo una scelta di civiltà ma anche un’opportunità di crescita culturale ed economica e che ha portato la BCC dei Colli Albani attivare l’iter per ottenere la certificazione della parità di genere introdotta dal PNRR.

“Vogliamo dare una spinta a un cambiamento culturale che non deve essere inteso come soltanto una quota rosa ma semplicemente un elemento aggiuntivo in più per il contributo che le donne possono dare all’interno delle organizzazioni. Oltretutto poi, il governo in questa fase grazie anche al PNRR, ha sviluppato interesse in questa materia. Loro stessi si sono occupati di portare qualcosa che parla di defiscalizzazione dei contributi su base legislativa” spiega Maurizio Capogrossi, presidente BCC Colli Albani.

“Va detto che il credito cooperativo per sua natura è sempre stato un ambiente inclusivo e che ha sempre privilegiato e valorizzato le diversità. Riguardo alle quote rosa e delle diversità di genere, siamo convinti che c’è un enorme arrichimento culturale nel poter beneficiare del contributo intellettuale differente che può aggiungersi ad altri contributi intellettuali per valorizzare l’operatività delle banche di credito cooperativo.” dichiara Mauro Pastore, direttore generale Gruppo Iccrea. “Stiamo compiendo un’importante azione volta a promuovere un incremento delle quote delle donne nei consigli di amministrazione. Per esempio il consiglio di amministrazione di ICCREA è composto per il 40% da donne.” conclude Pastore.

Con l’obiettivo di promuovere la parità di genere e valorizzare il lavoro femminile nelle proprie realtà è nato da diversi anni l’organismo al femminile “Idee dell’Associazione delle donne del credito cooperativo”, tra gli organizzatori del convegno.

“Vorrei porre l’accento in positivo su quello che sta cambiando, non soltanto perché abbiamo quattro donne ai vertici, presidente del Consiglio in Italia, presidente BCE, presidente del Parlamento Europeo e presidente della Commissione Europea, ma anche perché sta cambiando l’approccio.” spiega Claudia Benedetti, vicepresidente iDEE, a proposito del superamento del gender gap “Da un tema legato soltanto ai valori e all’equità, stiamo passando a capire che la parità di genere serve allo sviluppo e serve anche alle performance delle aziende. Quindi con la percezione non soltanto del valore ma anche del vantaggio credo che il processo ptrà essere più veloce.” conclude Benedetti.