Home Energia Pichetto: “Il nucleare serve”. Costa: “Come intende superare i referendum?”

Pichetto: “Il nucleare serve”. Costa: “Come intende superare i referendum?”

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Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica spiega le proprie ragioni sulla convocazione della piattaforma nazionale per la ricerca e lo sviluppo. Ma il suo predecessore lo incalza: “Venga a spiegare in Parlamento”.

Sul nucleare è scontro di vedute tra Gilberto Pichetto e Sergio Costa. L’attuale ministro dell’Ambiente, infatti, ha convocato al MaSe un’apposita piattaforma nazionale, e in un’intervista a La Repubblica spiega i motivi della sua scelta, tecnica e politica al tempo stesso. Il suo predecessore, attuale vicepresidente della Camera, lo ha però incalzato: “Come intende superare i referendum?“.

Piattaforma sul nucleare, Pichetto: “Tantissime adesioni”

Per ora ci occupiamo di ricerca e sperimentazione, l’Italia deve continuare ad essere protagonista nei grandi progetti internazionali di fissione e di fusione, in cui sono coinvolte aziende nazionali, anche con commesse rilevanti. La Camera ha approvato mozioni che impegnano il governo a valutare l’opportunità di inserire anche il nucleare nel mix energetico nazionale” – ha spiegato Gilberto Pichetto – “Abbiamo avuto così tante adesioni alla piattaforma che forse avremmo dovuto organizzare l’incontro allo Stadio Olimpico, questo conferma che abbiamo tante competenze ed esperienze nel settore. I grandi attori dell’energia atomica devono interfacciarsi alla luce del sole, non dobbiamo più nasconderci ma essere trasparenti nelle scelte perché solo così si ottiene consenso nella società“.

Pichetto: “Sul Deposito nazionale non c’è più tempo”

Un tema spinoso è quello del Deposito nazionale per le scorie nucleari. Dopo decenni, non c’è ancora un sito, perché si è sempre incontrata la resistenza delle realtà locali. “Nessuno vuole le scorie vicino casa, ma poi quando si porta un familiare in ospedale a fare una pet non ci si pone il problema di come verranno gestiti i rifiuti radioattivi generati da quell’esame clinico. Presenterò un provvedimento che apre alle autocandidature, credo possano esserci. Non abbiamo più tempo” – spiega il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica – “Compensazioni? Preferiamo parlare di premialità. Stiamo pensando di rendere il Deposito un grande luogo di ricerca per studi internazionali. Questo arricchirebbe i territori coinvolti“.

Pichetto: “I referendum? Le cose sono molto cambiate”

Valuteranno i costituzionalisti, ma in quei referendum fu chiesto agli italiani di esprimersi sul nucleare di prima e seconda generazione, quello di Chernobyl per intendersi. Ora le cose sono molto cambiate, al di là delle interpretazioni giuridiche è chiaro che per procedere è importante creare consenso” – il punto del ministro – “Ricordo che il nucleare è nella tassonomia verde della Ue e che gli esperti lo considerano irrinunciabile per la sicurezza energetica del futuro. Sappiamo benissimo che i tempi saranno molto lunghi, ma infatti nel breve termine non puntiamo sul nucleare per tagliare le emissioni. Lo indica anche l’obiettivo del -55% entro il 2030 del Piano energia e clima“.

Nucleare, Pichetto: “Le rinnovabili non bastano”

Un altro tema spinoso per il governo è quello delle rinnovabili. Il governo è accusato di aver frenato su alcuni decreti, in primis quello sulle comunità energetiche. Pichetto si difende però così: “Anche la Commissione europea ha capito che vogliamo dare gli incentivi solo alle famiglie e non per premiare le imprese. C’è da dire che è un modello nuovo anche per loro“.
Il ministro scende poi nei dettagli più tecnici. “Ci sono ritardi sull’eolico offshore, ma serve una grande filiera per realizzarlo: investimenti ingenti, porti attrezzati, navi da trasporto e acciaio. Perfino le aziende che producono i cavi necessari dicono che non saranno pronte prima del 2028” – spiega Gilberto Pichetto – “Le rinnovabili, da sole, non bastano. E dobbiamo essere realisti: puntiamo a eliminare prima il carbone, poi il petrolio, e a conservare il gas fino a che le rinnovabili saranno abbastanza sviiluppate da raggiungere la neutralità carbonica nel 2050. Nel lungo periodo, la continua richiesta di energia sarà tale da dover prevedere l’uso di fonti che garantiscano, al contrario delle rinnovabili, continuità nell’erogazione dell’energia. Proprio come il nucleare“.

Costa a Pichetto: “Come intende superare i referendum?”

Il primo a commentare l’intervista di Gilberto Pichetto Fratin a La Repubblica è Sergio Costa. L’ex ministro dell’Ambiente ha incalzato, in una nota, l’attuale titolare del MaSe: “Ha apertamente detto di voler superare i due referendum. Gli chiediamo: come intende superare la decisione espressa ben due volte dal popolo italiano? E soprattutto dove metterebbe le centrali, dato che anche il processo per individuare il sito del Deposito di scorie nucleari è fortemente rallentato? Dovrà dirlo al Parlamento, faremo in modo che lo spieghi“.