
Mascherine chirurgiche ‘elettorali’, confezionate in buste di plastica con tanto di biglietto da visita. Succede in Calabria con Leo Battaglia, ‘eterno’ candidato della Lega.
Centinaia di mascherine chirurgiche, confezionate singolarmente in buste di plastica e lanciate da un elicottero su diverse spiagge della provincia di Cosenza. Col risultato che molte sono finite in mare e difficilmente saranno recuperate. Una ‘trovata’ elettorale che sta già facendo molto discutere, quella di Leo Battaglia, agente immobiliare di Castrovillari ed ‘eterno’ candidato alle regionali, prima con Fratelli d’Italia ed ora con la Lega. In vista delle elezioni del prossimo ottobre, il candidato al consiglio regionale ha pensato bene di far sorvolare sulle spiagge della provincia alcuni elicotteri, pronti a sganciare le buste di plastica contenenti le mascherine.
Le prime segnalazioni erano arrivate dalla spiaggia di Villapiana Lido, ma lo stesso copione si è ripetuto a Trebisacce, Sibari e Corigliano. “Alle 12 un elicottero volava basso sulle nostre coste, temevamo si trattasse di un incendio. Invece scarica – e la maggior parte ovviamente finisce in mare! – queste bustine di plastica contenenti una mascherina chirurgica con questa scritta. Ignobile forma di pubblicità politica. Non c’è limite alla strafottenza e al cattivo gusto“, ha raccontato Alessia Alboresi, consigliera comunale di Corigliano-Rossano. Anche Nicola La Vitola, avvocato, è stato testimone di quanto accaduto, ma a Trebisacce: “L’elicottero volava molto basso, mettendo in pericolo chiunque si trovasse sul litorale, poi ha lanciato le mascherine perfettamente sulla linea di coste, con metà del carico finito in spiaggia e l’altra metà finita in mare. Chiunque abbia promosso questa iniziativa sul territorio si deve vergognare e assumersi la responsabilità per questo scempio“.
Leo Battaglia non è nuovo né alle candidature senza successo alle regionali, né alle polemiche per la campagna elettorale. Nel 2014, infatti, si era candidato (senza essere eletto) con Fratelli d’Italia e allora imbrattò i muri di diverse strade di collegamento nella provincia di Cosenza con delle gigantesche scritte “Leo Battaglia alla regione”. Nel gennaio 2020, tentando di nuovo la corsa al Consiglio regionale, si fece aiutare dal fratello gemello che saliva sul palco al suo posto. Anche allora, non fu eletto.
“Resto veramente perplesso nel leggere gli attacchi contro di me, volevo solo sensibilizzare i bagnanti all’utilizzo dei dpi nel litorale dove passo le vacanze estive. L’ho fatto col mio spirito di sempre e col mio carattere esuberante ma non pensavo che una certa sinistra strumentalizzasse una tale iniziativa” – si difende Leo Battaglia – “Non c’è stato alcun inquinamento, le mascherine non raccolte dai bagnanti sono state recuperate da alcuni miei amici e collaboratori. Mi si contesta una donazione di mascherine, invece di pensare ai tanti e gravi problemi della Calabria“.