Se le autorità avevano deciso di abbattere l’animale, animalisti e cittadini ora vogliono ricordarlo.
Freya, la femmina di tricheco soppressa dalle autorità in Norvegia, potrebbe essere ricordata con una statua. Alcune persone, animalisti e cittadini, hanno infatti deciso di avviare una raccolta fondi per realizzare, a Oslo, un monumento al povero animale.
Come riporta Il Messaggero, le autorità avevano deciso di sopprimere Freya perché si era troppo abituata alle persone e si era avvicinata troppo ai centri abitati. Residenti e turisti avevano iniziato a scattare in continuazione selfie all’animale, avvicinandosi a tutte le ore e impedendogli di dormire. Senza riposare mai, Freya rischiava di diventare aggressiva. “La decisione di praticare l’eutanasia sul tricheco è stata presa sulla base di una valutazione completa della continua minaccia alla sicurezza umana“, aveva spiegato Frank Bakke-Jensen, capo della Direzione norvegese della pesca.
La triste storia di Freya ha commosso il mondo. Ed ora, è partita una raccolta fondi, con un obiettivo minimo già superato: oltre 200mila corone norvegesi (20mila euro). Alcuni scultori si sono già interessati alla realizzazione dell’opera, ma la cifra raccolta finora potrebbe non bastare per realizzare la statua. Se le donazioni non dovessero essere sufficienti, il ricavato sarà devoluto al Wwf.