Ex Ilva, ArcelorMittal si sfila. E a Taranto l’inquinamento è aumentato

Il colosso franco-indiano rifiuta di investire anche come socio di minoranza. Intanto però la produzione è calata e le polveri sottili sono aumentate.  

Ex Ilva di Taranto, ArcelorMittal si sfila: il colosso siderurgico, incontrando rappresentanti del governo a Palazzo Chigi, ha rifiutato la proposta di partecipare come socio di minoranza (con aumento di capitale sociale e partecipazione al 66% da parte di Invitalia, socio pubblico) per garantire la continuità produttiva. Dopo l’indisponibilità di ArcelorMittal ad assumere impegni finanziari e di investimento, il governo ha incaricato Invitalia di assumere le decisioni conseguenti.

Ex Ilva, il rifiuto di ArcelorMittal 

Al momento, ArcelorMittal detiene il 62% di Acciaierie d’Italia, con il restante 38% in mano allo Stato attraverso Invitalia. Il governo aveva proposto al colosso franco-indiano un aumento di capitale da 320 milioni di euro, con la partecipazione pubblica aumentata al 66% e il restante 44% sempre in mano ad ArcelorMittal. Una proposta prontamente respinta nell’incontro di Palazzo Chigi, ed ora il futuro dei lavoratori di Taranto è nuovamente in bilico. Un nuovo incontro è stato programmato per giovedì ma il commissariamento è sempre più vicino.

Ex Ilva, le polemiche politiche 

Dopo il no di ArcelorMittal, la maggioranza tuona contro il colosso con sede in Lussemburgo, mentre le opposizioni appaiono divise. Per +Europa, il governo ha dimostrato ancora una volta di navigare a vista, mentre Pd e M5S parlano di disastro annunciato e accusano l’Esecutivo di aver sottovalutato il problema. Dello stesso parere anche i sindacati come l’Usb, per cui i segnali dell’indisponibilità di ArcelorMittal erano fin troppo chiari da tempo.
L’attacco al governo accomuna anche due partiti di opposizione molto diversi tra loro. Per Italia Viva, ad esempio, “il governo brancola nel buio“, mentre l’Alleanza Verdi-Sinistra accusa l’Esecutivo di non avere una visione di politica industriale.
Diversa, invece, la posizione di Carlo Calenda: per il leader di Azione il governo non ha alcuna responsabilità per la decisione di ArcelorMittal e le accuse sono tutte per il M5S. Calenda ha ricordato infatti che nel 2019 Giuseppe Conte e Luigi Di Maio fecero saltare un accordo blindato, siglato dopo una gara europea, prima confermando e poi votando per l’abolizione dello scudo penale.

Ex Ilva, a Taranto aumenta l’inquinamento

Proprio nel giorno dell’incontro tra il governo e ArcelorMittal, è arrivata un’importante denuncia da parte di Peacelink. Alessandro Marescotti, presidente dell’associazione ambientalista tarantina, ha mostrato il video della nube di colore rosso apparsa nel cielo della città lo scorso 3 gennaio. In quella giornata, uno dei due analizzatori della centralina Arpa più vicina all’impianto ha registrato uno sforamento delle polveri sottili PM10.

Ex Ilva, “a Taranto inquinamento aumentato”

Lo stesso Alessandro Marescotti ha denunciato che, dal 2021 al 2023, i valori di inquinanti come polveri sottili e benzene sono aumentati costantemente. “A Taranto l’inquinamento è aumentato. Ma l’Ilva non aveva adottato le migliori tecnologie disponibili con l’autorizzazione integrata ambientale?” – dichiara il presidente di Peacelink – “Pur essendo diminuite le produzioni, il benzene è aumentato sia nel 2022 che nel 2023, così come le polveri sottili“.

Ex Ilva, cos’è lo slopping

L’insolita colorazione rossa della nebbia di fumo nel cielo di Taranto si deve ad un fenomeno noto come slopping, che fa parte del processo di produzione dell’acciaio. Un fenomeno complesso anche da descrivere, ma che può essere riassunto attraverso alcune fasi:
– La ghisa viene convertita dall’altoforno in acciaio attraverso i convertitori, ma è necessario abbassare il contenuto di carbonio presente;
– Il contenuto di carbonio viene ridotto nei convertitori con l’aggiunta di rottami ferrosi e insuflaggio di ossigeno;
– L’ossigeno reagisce con il carbonio, producendo ossidio di carbonio. In questa fase si produce la scoria che provoca il fenomeno dello slopping;
– Il convertitore è appositamente dotato di un impianto di aspirazione, ma se si verifica una situazione instabile, si provoca una schiuma eccessiva e una forte polverosità, visibile poi anche nei fumi.