Economia circolare a Prato, dal brand di moda Rifò alla strategia “Prato Circular City”

“Rifò è l’esito di un imprenditore brillante che ha saputo portare ai giorni nostri quella che è un’antica tradizione della città di Prato”, Matteo Biffoni, sindaco di Prato. 

Da Rifò, brand di moda circolare made in Italy che rigenera vecchi indumenti dando vita a nuovi capi, alla strategia Prato Cicular City, promossa dal Comune di Prato per promuovere la transizione della città verso l’economia circolare.

Un territorio quello di Prato che presenta caratteristiche particolarmente adatte a favorire questa transizione che si lega con l’innovazione e la sostenibilità e che vede in Rifò, B-Corp nata nel 2018 proprio a Prato “un vero e proprio esempio da seguire in termini di tradizione, innovazione e circolarità”, come racconta a TeleAmbiente, il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che abbiamo incontrato in occasione della prima assemblea nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili.

“Rifò è l’esito di un percorso di un ragazzo, di un imprenditore brillante, che ha saputo portare ai giorni nostri quella che è un’antica tradizione della città di Prato“, afferma Biffoni.

E aggiunge: “Adesso con l’idea nuova dell’economia circolare, il prodotto pratese negli ultimi anni è esploso. Qualità e antica tradizione, unite all’ammodernamento delle conoscenze, ci porta ad essere all’avanguardia su questo tema. Rifò è uno degli esempi più luccicanti in questo nel campo del settore tessile e ci auguriamo che ce ne siano anche tanti altri. Sono già diverse le aziende che vanno in questa direzione. Insieme all’attività dell’amministrazione pubblica speriamo che ci sia un contesto complessivo che passi attraverso le aziende e il comportamento dei cittadini, oltre che alla fruizione della città nel rispetto dell’ambiente. Solo insieme ce la possiamo fare“.

Aziende attive nel settore tessile come Rifò nascono proprio per, partendo dalla tradizione, “creare un modello circolare dove gli scarti dall’industria oppure vecchi indumenti li trasformiamo in filato e creiamo un nostro capo che potrà essere riciclato di nuovo e che racconta anche una storia”, così come ci racconta Niccolò Cipriani, founder Rifò, in un’intervista rilasciata a TeleAmbiente.