
Il riposo forzato per ordine dei medici costringe la regina Elisabetta a rinunciare “con rammarico” a presenziare l’attesa conferenza delle Nazioni Unite sul clima, la Cop26, che inizierà a Glasgow, sotto la presidenza del Regno Unito, dal 31 ottobre. Ma “vuole che la conferenza sia un successo”.
Nei giorni scorsi, la sovrana inglese, 95 anni, è stata poco bene e si è recata in ospedale a Londra per essere sottoposta a imprecisati accertamenti diagnostici “preliminari”.
La decisione di non partecipare, spiega una fonte di Palazzo, è stata presa solo in via precauzionale perché la regina sta bene e ha appena tenuto un’udienza virtuale dal castello di Windsor con l’ambasciatore coreano, la prima da quando i medici le hanno ordinato il riposo la settimana scorsa.
Venezia, l’appello del Nobel per la Letteratura Orhan Pamuk a Draghi: “Solo lei può salvarla”
“Sua Maestà è delusa di non partecipare al ricevimento, ma consegnerà un discorso ai delegati riuniti tramite un videomessaggio registrato”.
Il clima è un tema che alla regina sta molto a cuore e chissà se il suo video messaggio, avrà lo stesso tono irritato utilizzato qualche giorno fa quando, in un fuori onda ripreso durante l’inaugurazione del parlamento gallese, attaccò lo scarso decisionismo dei leader proprio in materia ambientale: “Parlano, parlano ma non fanno niente”.
In ogni caso, la sovrana sta bene, “è di ottimo umore” e si attiene “a compiti leggeri” dal suo ufficio di Windsor e ci tiene a far sapere che desidera la conferenza sul clima sia un successo.
Ci si aspetta, a questo punto, la partecipazione al Cop26 del principe ereditario Carlo, da sempre molto sensibile alla tematica ambientale e del figlio William.