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VALLE DEL SACCO, MURONI DEPOSITA IN PARLAMENTO UNA MOZIONE PER LA TUTELA DEL TERRITORIO

Valle del Sacco. Presentata in Parlamento, a prima firma dell’On. Rossella Muroni, una mozione a tutela dell’area della Valle del Sacco.

Un atto ispirato dalle richieste di comitati e associazioni locali e dal segretario regionale di Sinistra Italiana Marco Maddalena, con cui si chiede al governo un impegno forte per il risanamento ambientale e la tutela della salute dei cittadini.

“Portare in Parlamento, per sostenerle, le vertenze territoriali che ho incontrato in tanti anni di impegno con Legambiente. Nasce anche cosi la mozione a mia prima firma per la tutela della Valle del Sacco – afferma la deputata LeU Rossella Muroni – la Valle de Sacco infatti è un territorio che già pagato i costi ambientali e sociali di un’idea di sviluppo vecchia e merita di poter investire sulle sue vocazioni e su uno sviluppo equo, inclusivo e sostenibile”.

“Diversi i fenomeni all’origine di quello che lo stesso Ministero dell’Ambiente, nel decreto di definizione del nuovo perimetro del SIN Bacino del fiume Sacco, chiama un grave inquinamento ambientale di una vasta area a cavallo tra le province di Roma e Frosinone e lungo tutta l’asta fluviale – prosegue Muroni – da una parte le 121 discariche di rifiuti solidi urbani nel territorio della provincia di Frosinone, per molte delle quali al 2016 non era conclusa ancora la bonifica. Dall’altra la contaminazione legata allo sversamento abusivo di sostanze pericolose di origine industriale, a un sistema di collettamento e depurazione non idoneo e allo smaltimento illecito di rifiuti industriali e pericolosi. Sversamenti che sarebbero all’origine della schiuma densa e bianca che spesso copre lunghi tratti di fiume, come accaduto nella notte del 30 ottobre nei pressi di Ceccano e denunciato da comitati, associazioni e cittadini. E se non bastasse tutto questo, nella zona vengono superati troppo spesso anche i limiti delle polveri sottili”.

Secondo la stessa Regione Lazio nella Valle del Sacco la compromissione delle matrici ambientali suolo, acqua e aria ha avuto indubbie ricadute sullo stato di salute della popolazione, come spiega la professoressa Eufemi dell’Univesità La Sapienza, impegnata in uno studio sul lindano, l’insetticida ampiamente usato in agricoltura fino ai primi anni duemila quando venne vietato dalla Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti, tra la popolazione di questo territorio.

“Vista l’urgenza ambientale e sanitaria della Valle del Sacco – conclude Rossella Muroni – la mozione che oggi presentiamo impegna il governo a una moratoria del conferimento dei rifiuti destinati all’incenerimento e alla discarica ‘in Provincia di Frosinone provenienti da altri ATO e a fermare le procedure per l’apertura di nuovi impianti impattanti dal punto di vista ambientale e di nuove discariche nella Valle del Sacco,. All’esecutivo si chiede anche un impegno sul fronte del censimento e del monitoraggio di tutti i siti compromessi e delle bonifiche”.

Intanto, entro l’inizio del 2019 si procederà alla stipula dell’accordo di programma sulle operazioni di bonifica della Valle del Sacco, individuato quale Sito di Interesse Nazionale (Sin).

E’ il risultato dell’incontro avuto tra i sindaci e le associazioni ambientaliste del territorio con la delegazione del Ministero dell’Ambiente.

Entro gennaio si procederà alla stesura dell’accordo per bonificare gli otto siti già individuati con gli oltre 50 milioni di euro già stanziati.

Contemporaneamente si procederà alle analisi necessarie per caratterizzare i siti stessi in base alla presenza e alla concentrazione dell’inquinamento, necessario anche per verificare le aree dove è possibile sbloccare l’attività edilizia.