Nonostante la proroga al 30 settembre per le villette, la misura del Superbonus 110% sembra avere le ore contate. Ecco cosa sta succedendo.
Nonostante la proroga al 30 settembre per le villette (contenuta nel decreto Aiuti approvato il 2 maggio scorso dal Consiglio dei ministri), il Superbonus 110% sembra avere le ore contate. Questa mattina è arrivata perfino la bocciatura definitiva di Mario Draghi, intervenuto all’assemblea plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
Superbonus, la bocciatura di Draghi
“Il nostro è un Governo ecologico, che fa del clima e della transizione digitale i pilastri più importanti, ma non siamo d’accordo sul Superbonus 110% e sulla validità del provvedimento. Cito un esempio: il costo di efficientamento è più che triplicato grazie ai provvedimenti del 110%, i prezzi degli investimenti necessari per le ristrutturazioni sono più che triplicati perché il 110%, di per sé, toglie l’incentivo alla trattativa sul prezzo” – ha spiegato Draghi – “Il ministro della Transizione ecologica ha fatto provvedimenti straordinari e il Governo ha fatto quel che poteva, ma poi le cose vanno avanti in Parlamento“.
Superbonus, il nodo cessione dei crediti
Di fatto, sul Superbonus si divide la maggioranza che sostiene il Governo. Ma questa non è certo una novità. Il nodo riguarda la cessione dei crediti, per cui il Movimento 5 Stelle chiede di sbloccare la situazione. La quarta cessione, inserita nel Decreto Bollette alla Camera, non sembra aver raggiunto quanto prefissato: le banche continuano a non accettare nuovi crediti fiscali, avendo già raggiunto la soglia massima. Servono quindi nuove modifiche, come una quarta cessione del credito semplificata. A nulla, finora, sono valsi i vari correttivi in corsa.
Superbonus, Fraccaro attacca Draghi
Le parole di Draghi sono state criticate anche da esponenti di partiti di maggioranza. Tra questi c’è Riccardo Fraccaro. “Che Draghi non fosse d’accordo sul Superbonus lo avevamo già capito dai continui blocchi e dalle modifiche apportate nei mesi scorsi, che di fatto hanno rischiato di rendere inutilizzabile la misura” – ha spiegato il deputato M5S, grande sostenitore del bonus – “Vorrei ricordare al nostro presidente del Consiglio che il Superbonus è espressione della volontà parlamentare e di tutte le forze politiche, e per questo, anche se il suo giudizio personale è negativo, non può boicottare una misura che peraltro in più occasioni ha ricevuto lodi dalla stessa Unione Europea“.