
Smog. Scatta oggi, ma partirà lunedì 4 novembre lo stop alla circolazione ai veicoli diesel Euro 3.
Il provvedimento voluto dal Campidoglio per combattere l’inquinamento non è operativo nei giorni festivi come oggi, primo novembre, e durante il week-end.
Da lunedì prossimo, l’accesso all’interno dell’anello ferroviario sarà vietato alle Euro 3, ovvero le auto immatricolate prima del 2006, considerate ormai obsolete dal punto di vista delle emissioni inquinanti.
Divieto che si va ad aggiungere a quello già esistente per la circolazione dei veicoli Euro 0, l e 2: si tratta di 376 mila auto (183.256 sono Euro 0.43.341 Euro 1. 149.539 Euro 2).
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Il nuovo divieto peserà su 230.000 vetture.
Occhio alle sanzioni, perché sono salatissime: la multa va da 168 a 679 euro e nel caso di reiterazione della violazione nel biennio, è prevista anche la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni.
Sono escluse dalle limitazioni alcune categorie di veicoli come quelli muniti del contrassegno per disabili.
Lo stop agli Euro 3 vale anche per i veicoli adibiti al trasporto di merci.
Si tratta in questo caso di un periodo transitorio fino al 31 marzo 2020: il divieto sarà in vigore nelle fasce orarie 7.30 10.30 e 16.30-20.30.
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Ma la nuova norma ha scatenato le proteste del Cna di Roma.
L’associazione di categoria aveva infatti lanciato l’allarme sugli “oltre 40 mila veicoli commerciali diesel Euro 3 con massa complessiva fino a 35 quintali, che tra pochi giorni non potranno più aver accesso ad una vasta area di grandissima rilevanza economica”.
Il Cna aveva stimato che “la loro sostituzione con modelli a minor impatto ambientale potrebbe costare al sistema produttivo romano una cifra vicina a un miliardo di euro”.
Lo stop agli Euro 3 è solo l’inizio del piano del Campidoglio per ridurre l’inquinamento.
L’obiettivo finale dell’amministrazione è il divieto entro il 2024 di tutti i mezzi alimentati a gasolio nel Centro della Capitale. Dopotutto a Roma sono soltanto 271.134 i veicoli meno inquinanti. ossia quelli appartenenti alla categoria degli Euro 6.