
A Villa San Pietro, nel Sud della Sardegna, il Corpo Forestale ha denunciato un uomo solito organizzare battute illegali di caccia ai cinghiali.
Tre uomini denunciati e armi, munizioni e selvaggina sequestrate. È il bilancio di due operazioni antibracconaggio del Corpo Forestale di Cagliari nelle campagne del Sud Sardegna.
A Villa San Pietro, vicino al Parco Naturale Regionale di Gutturu Mannu e alla Zona Addestramento Cani (ZAC), gli agenti della Stazione Forestale di Pula hanno trovato quattro gabbie per catturare i cinghiali. I guardiani della natura hanno scoperto che gli ungulati poi venivano liberati per essere uccisi durante alcune battute di caccia a pagamento. All’interno dell’ovile del titolare della Zona Addestramento Cani (ZAC), gli uomini della Stazione Forestale hanno recuperato lacci e proiettili illegali. Proprio per questo il proprietario dell’area per quattro zampe è stato denunciato per “cattura illegale di selvaggina con sistemi non consentiti”, “detenzione di sistemi di cattura illegali” e “detenzione illegale di munizioni”.
A Villaputzu, invece, gli uomini della Stazione Forestale di Muravera hanno bloccato due cacciatori impegnati a trasportare un cinghiale catturato con metodi illegali. Proprio per questo i custodi della biodiversità hanno denunciato i cacciatori per “cattura di animali con sistemi non consentiti”.