Roma, Spin Time a rischio sgombero si appella a Roma Capitale

“Viviamo in un Paese in cui si continua a produrre consumo di suolo a beneficio dei turisti, espellendo gli abitanti che si vedono lievitare i loro canoni d’affitto. Questa è una battaglia che non riguarda soltanto noi, ma riguarda che cosa abbiamo intenzione di fare con questa città.” Chiara Cacciotti, attivista di Spin Time

Sono passati 10 anni dall’inizio dell’occupazione dello stabile in via di Santa Croce in Gerusalemme che avrebbe dato vita a Spin Time, esempio di integrazione preso a modello in tesi universitarie e in diverse parti del mondo. Adesso da un lato la proprietà non vuole vendere al Campidoglio che l’aveva inserita nel suo piano casa e dall’altro il ministro Piantedosi candida allo sgombero in tempo brevissimi. Una situazione che gli attivisti sperano si possa superare con una presa di posizione decisa del comune di Roma.

Chiara Cacciotti, attivista di Spin Time, spiega così la loro posizione a TeleAmbiente: “Rispetto alla questione della proprietà il comune avrebbe tantissimi strumenti per impedire alla proprietà di essere considerata sacra, a partire da vietare di imporre una destinazione d’uso differente rispetto a quella turistica, prevedere delle delibere che evitino di sottrarre spazio abitativo a beneficio di quello turistico. Viviamo in un Paese in cui si continua a produrre consumo di suolo a beneficio dei turisti, espellendo gli abitanti che si vedono lievitare i loro canoni d’affitto. Questa è una battaglia che non riguarda soltanto noi, ma riguarda che cosa abbiamo intenzione di fare con questa città.”