Home Attualità Rifiuti, escort e regali di lusso per gli appalti: 14 indagati

Rifiuti, escort e regali di lusso per gli appalti: 14 indagati

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Tra gli indagati, anche tre dipendenti dello stabilimento militare di Noceto (Parma). 

Regali di ogni genere, anche di lusso, in cambio di appalti affidati in via esclusiva per lo smaltimento dei rifiuti. Una vasta operazione, ribattezzata ‘Leonida’ e condotta dalla Guardia di Finanza su coordinamento della Procura di Reggio Emilia, ha portato a cinque misure cautelari e 14 indagati, tra cui pubblici ufficiali come membri dell’Esercito.

Per ‘indirizzare’ gli appalti per i rifiuti, a favore di un’azienda attiva nella gestione e nello smaltimento con sede a Bibbiano (Reggio Emilia), venivano garantiti regali come cene costose con escort, bottiglie di champagne, pernottamenti in hotel, buoni carburante, articoli di design, biglietti gratuiti per alcune fiere e anche per le partite del Parma. L’operazione della Guardia di Finanza si è svolta praticamente in tutta Italia: perquisizioni a tappeto non solo tra Reggio Emilia e Parma, ma anche nelle province di Verona, Brescia, Lucca, Livorno, Sassari, Roma e Siena.

Il titolare dell’azienda di smaltimento rifiuti è finito ai domiciliari: su di lui pende l’accusa di aver corrotto due ufficiali dell’Esercito e un ingegnere civile, tutti attivi nel ripristino e nel recupero del munizionamento e dei rifiuti speciali nello stabilimento militare di Noceto (Parma). In particolare, tra gli appalti affidati ci sarebbe anche l’attività di demilitarizzazione di missili e bombe al fosforo bianco, per un giro d’affari di 650mila euro, maturati tra l’aprile 2023 e lo scorso gennaio.

L’accusa formulata dalla Procura è di corruzione e sfruttamento della prostituzione. Oltre ai 14 avvisi di garanzia e agli arresti domiciliari disposti per il titolare dell’azienda, sono scattate anche misure cautelari interdittive per quattro persone, tra cui le tre attive nello stabilimento militare di Noceto.