Pniec, l’incontro alla Camera per l’azione climatica

Organizzato da Sergio Costa, all’incontro hanno partecipato esperti e tecnici, rappresentanti delle parti sociali ed esponenti politici di vari schieramenti. 

Un tavolo di confronto sul Piano integrato energia e clima (Pniec) che il governo italiano è chiamato a consegnare alla Commissione europea entro il 30 giugno 2024. Ad organizzarlo, a Montecitorio, è stato Sergio Costa, ex ministro dell’Ambiente e attuale vicepresidente della Camera dei Deputati.

All’incontro hanno partecipato esperti e tecnici, rappresentanti dei sindacati e delle imprese, ma anche esponenti politici di vari schieramenti. L’ambizione del Pniec sarà decisiva se l’Italia vorrà davvero centrare gli obiettivi climatici al 2030, che al momento appaiono quasi un miraggio.

Occorre trovare una base solida di collaborazione tra tutti gli attori chiamati a partecipare al processo di transizione ecologica, considerando soprattutto che l’inazione climatica ormai ha un costo nettamente superiore a quello della decarbonizzazione in tutti i settori.

Il vero tema, come emerso oggi, è la struttura di governance per trasformare quel Piano in realtà, in decisioni coerenti. Su questo faremo alcune proposte ma questo è il punto debole: bisogna andare settore per settore, entrare nelle specificità tematiche, altrimenti si resta nell’astratto” – ha spiegato Enrico Giovannini, presidente dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), a TeleAmbiente – “Un punto chiave è l’accelerazione delle procedure, che non è solo semplificazione ma anche reingegnerizzare i processi. La preoccupazione che vediamo, con il regionalismo differenziato, è che la catena decisionale venga frammentata con poteri alle Regioni anche su infrastrutture e trasporti. Questo è un punto da valutare attentamente, cercheremo di spingere il Parlamento a farlo“.

Intanto prendiamo atto che il mondo produttivo e quello della tutela del sociale parlano la stessa lingua e hanno la stessa volontà. Hanno chiarezza di idee e vanno aiutati, questa è già un’iniezione di ottimismo” – il punto di Sergio Costa a TeleAmbiente dopo l’incontro a Montecitorio – “Il mondo politico invece ha punti di vista diversi su come raggiungere la transizione ecologica, ma già esserci incontrati qui, nella sede parlamentare per eccellenza, per discutere del Pniec, è un segnale molto positivo. Altrettanto positivo è che lo si voglia portare nelle varie Commissioni parlamentari“.

Il rischio, ovviamente, è che il MaSe venga lasciato solo di fronte a una sfida del genere. Tutto il governo e tutto il Parlamento devono attivarsi, con una cabina di regia sovrapposta che è il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), che è dove si definiscono le grandi politiche industriali e territoriali, al di là del colore dei singoli governi” – ha aggiunto il vicepresidente della Camera – “Sono ottimista in questo senso, adesso il tema è la serietà di questo ottimismo che si deve configurare in atti concreti. E speriamo che ci siano“.