Secondo una perizia del Tribunale di Avezzano, l’orsa Amarena è stata uccisa senza pietà. OIPA: “Ci costituiremo parte civile nel procedimento penale”.
Quando l’orsa Amarena venne uccisa con un colpo di fucile, era innocua perché sulle quattro zampe, dunque, non in posizione di attacco. A confermarlo è stata una perizia disposta dal Tribunale di Avezzano per chiarire la morte del plantigrado avvenuta a San Benedetto dei Marsi, in provincia de L’Aquila, in Abruzzo, il 31 agosto 2023. A sparare all’animale è stato il commerciante 56enne Andrea Leombruni dopo averlo notato nel cortile della sua abitazione. Secondo il medico legale, il mammifero raggiunto dal proiettile di una carabina è morto per dissanguamento a causa del perforamento di un polmone. Intanto, politici e associazioni animaliste italiane hanno annunciato una battaglia legale. “L’orsa Amarena è stata assassinata a sangue freddo“, ha dichiarato la parlamentare Michela Vittoria Brambilla. “Ci costituiremo parte civile nel procedimento penale“, ha annunciato in una nota l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA).
