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Neutralità climatica, la prima Carta in Italia: a sottoscriverla 45 diverse città

Neutralità climatica, in arrivo la prima Carta in Italia che fissa l’obiettivo. A sottoscriverla 45 diverse città.

È in arrivo in Italia la prima Carta per la neutralità climatica delle città ‘green’, che fissa circa 40 misure raccolte in cinque diversi obiettivi strategici. A sottoscriverla ci sono 45 diverse amministrazioni comunali. Il documento è stato presentato durante la IV Conferenza nazionale delle ‘green cities’, promossa dal Green City Network in collaborazione con il Gestore dei servizi energetici (Gse) e con il supporto del Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati (Conou).

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Le misure riguardano vari ambiti: l’utilizzo delle risorse del Pnrr per progetti con ricadute sul clima, la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati, l’utilizzo di elettrodomestici ad alta efficienza ed una mobilità urbana più elettrica. Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, ha spiegato: “Così come sta avvenendo in Europa in vista della Cop26 di Glasgow, è necessario che anche le città italiane si impegnino di più per il clima. La Carta per la neutralità climatica fornisce indicazioni utili per aggiornare questo impegno, che può essere anche un’occasione di riqualificazione della qualità ecologica delle città e di rilancio dello sviluppo sostenibile locale“.

Questi gli obiettivi strategici della Carta:
– Promuovere un nuovo protagonismo delle città per la transizione alla neutralità climatica
– Realizzare progetti locali con ricadute sul clima e sull’occupazione, da finanziare con le risorse del Pnrr
– Aumentare l’impegno per efficienza energetica e fonti rinnovabili
– Ridurre i consumi complessivi di energia entro il 2030 di almeno il 15% rispetto ai livelli pre-pandemia
– Tagliare di circa il 40% i combustibili fossili e raggiungere il 40% di rinnovabili ed il 70% di rinnovabili elettriche entro il 2030
– Definire programmi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati
– Definire misure contro gli sprechi di energia per massimizzare l’efficienza energetica degli impianti termici
– Promuovere l’uso di apparecchiature ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica
– Promuovere sistemi solari attivi, termici e fotovoltaici di nuova generazione
– Promuovere sistemi mini e microeolici, sistemi di approvvigionamento di energia da fonte geotermica
– Puntare su una mobilità urbana più sostenibile, con meno auto, modal shift e sharing mobility
– Estendere aree pedonali e Ztl
– Facilitare la riduzione di spostamenti, favorendo lo smart working
– Estendere reti di piste ciclabili e percorsi pedonali
– Promuovere la mobilità elettrica, l’uso di biocarburanti sostenibili e di idrogeno verde
– Riorganizzare la distribuzione urbana delle merci
– Promuovere l’economia circolare decarbonizzata
– Promuovere tra i cittadini consumi consapevoli che non danneggino il clima
– Sostenere la transizione delle imprese locali verso modelli circolari e miglioramenti di efficienza energetica
– Promuovere la bioeconomia rigenerativa che utilizzi risorse rinnovabili
– Promuovere la diffusione di pratiche agro-ecologiche e biologiche
– Ridurre la produzione di rifiuti
– Aumentare gli assorbimenti di carbonio del doppio entro il 2050
– Tutelare i suoli come serbatoi di carbonio e puntare ad azzerare il consumo di nuovo suolo
– Recuperare, bonificare, rinaturalizzare suoli, aree urbane e periurbane degradate
– Valorizzare la biodiversità nelle città
– Promuovere l’implementazione di corridoi ecologici, cinture verdi e infrastrutture ‘green and blue’