In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Una cabina di regia per il Made in Italy; 2) Distretti, export in crescita; 3) Crolla l’acquisto di frutta da parte delle famiglie italiane; 4) Extravergine d’oliva, la siccità fa crollare la produzione
In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Una cabina di regia per il Made in Italy: Assicurare controlli più efficaci a garanzia dei cittadini ma anche dei produttori che tengono alto il nome del made in Italy. E’ questo l’obiettivo della cabina di regia istituita al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per sostenere e difendere la filiera del cibo.
2) Distretti, export in crescita: Nel periodo gennaio-settembre del 2022 le esportazioni complessive dei distretti agro-alimentari italiani sono aumentate del 14,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando a sfiorare 19 miliardi di euro. È quanto emerge dal Monitor dei distretti agroalimentari a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
3) Crolla l’acquisto di frutta da parte delle famiglie italiane: Crolla l’acquisto di frutta da parte delle famiglie italiane. “Nel 2022, a causa del caro prezzi e del cambiamento climatico che ha decimato i raccolti – evidenzia la Coldiretti – gli acquisti di frutta sono scesi dell’8% in quantità rispetto allo scorso anno, ai minimi da inizio secolo”. Gli italiani hanno ridotto del 17% le quantità di pere, del 11% le arance e l’uva da tavola, dell’ 8% le pesche, le nettarine e i kiwi e del 5% le mele. Il risultato è che con 2,8 miliardi di chili nel 2022 il consumo di frutta degli italiani – precisa la Coldiretti – è risultato poco più della metà di quello di fine secolo nel 2000 con preoccupanti effetti sulla salute dei cittadini. Il brusco calo ha fatto scendere il consumo individuale sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana. In controtendenza rispetto al dato generale si registra un aumento degli acquisti direttamente dal produttore e nei mercati contadini, secondo un’analisi effettuata da Fondazione Campagna Amica. A spingere le vendite della frutta locale è soprattutto la garanzia della stagionalità e della maggiore genuinità e freschezza del prodotto.
4) Extravergine d’oliva, la siccità fa crollare la produzione: Siccità e cambiamenti climatici hanno fatto perdere all’Italia il 37% della produzione di olio d’oliva con un impatto pesante sulla disponibilità di prodotto e sui bilanci delle aziende, colpite dagli aumenti record dei costi di produzione legati alla guerra in Ucraina. Il dato emerge da una analisi Coldiretti su dati Ismea. Complessivamente la campagna 2022-2023 vede una produzione di 208 milioni di chili di olio d’oliva contro i 329 milioni di chili dell’annata precedente. Ad incidere sono stati soprattutto gli effetti dei cambiamenti climatici, con la mancanza di pioggia e il freddo primaverile e le alte temperature estive hanno stressato le piante. Positivi i dati relativi ai consumi. Nel 2022 la spesa degli italiani per l’olio extravergine d’oliva è aumentata del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2021. Numeri record per le esportazioni che negli ultimi trent’anni sono quasi triplicate, +170%. Le esportazioni di olio d’oliva hanno raggiunto nel 2022 la quantità di quasi 360 milioni di chili grazie anche al traino della popolarità della Dieta Mediterranea che si è classificata nel 2022 come la miglior dieta al mondo.