Legge ammazza-orsi, gli animalisti: “Intervenga Meloni”

Nuovo appello delle associazioni animaliste italiane al Governo Meloni per impugnare il disegno di legge “ursicida” della Provincia Autonoma di Trento. 

Impugnare, davanti alla Corte Costituzionale, il disegno di legge approvato dalla Provincia Autonoma di Trento per abbattere 24 orsi, otto all’anno, tra il 2024 e il 2026. Questa la richiesta delle associazioni animaliste italiane al Governo Meloni contro un provvedimento normativo considerato bracconaggio legalizzato. A sottoscrivere l’istanza indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, al ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, e al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, tra gli altri, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA), l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), la Lega Antivivisezione (LAV), la Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) e la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (LEIDAA). Secondo gli ecologisti, il disegno di legge “ursicida” – oltre a violare l’articolo 9 della Costituzione Italiana sulla tutela della biodiversità – potrebbe esporre lo Stivale a una procedura di infrazione della Commissione Europea. Dall’Esecutivo di centrodestra, però, almeno fino a oggi, nessuna risposta.

Ma in Trentino Alto-Adige gli orsi rappresentano davvero un problema? “Forse per coloro che non sanno di abitare in un ambiente popolato dalla fauna selvatica“, aveva sottolineato a Teleambiente Massimo Vitturi, Responsabile Nazionale Area Animali Selvatici della Lega Antivivisezione (LAV).