Incendi estivi. “Oggi è una giornata importante per la lotta contro gli incendi e la tutela delle aree verdi del nostro paese” – scrive così, sulla sua pagina Facebook, il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, annunciando il Protocollo d’intesa tra i Vigili del Fuoco e i Carabinieri per rafforzare la sinergia necessaria sia durante le operazioni di spegnimento sia nella fase di prevenzione.
“In questo modo – scrive ancora Costa – il patrimonio di conoscenze e di esperienze proprio del Corpo Forestale, non solo non verrà disperso ma sarà messo a disposizione dei Vigili del Fuoco.
Affinché non accada più quello che abbiamo visto l’anno scorso con gli incendi che hanno devastato il Paese, da nord a sud”.
Il Protocollo d’intesa, è stato sottoscritto nella sede del Comando generale dell’Arma dei Carabinieri dal Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, Maria Carmela Giarratano, dal Comandate Generale dei Carabinieri, Giovanni Nistri e dal Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Bruno Frattasi.
Alla firma, hanno presenziato anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini e il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.
Obiettivo:
- Potenziare gli interventi e le attività di collaborazione in materia di previsione
- disciplinare, ad inizio della stagione estiva, gli ambiti d’intervento e le attività di collaborazione in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi nelle aree naturali protette, Parchi nazionali e Riserve naturali statali, allo scopo di salvaguardarne il capitale naturale e la biodiversità
Si tratta di un accordo – hanno spiegato i firmatari – che “crea un’importante sinergia istituzionale, per migliorare ulteriormente l’efficacia degli interventi contro il fenomeno degli incendi boschivi, nel rispetto delle prerogative attribuite dalla legge, che vedono l’Arma impegnata nella prevenzione e nelle attività di polizia giudiziaria per accertare le responsabilità di eventuali roghi e il Corpo dei Vigili del fuoco, in via sussidiaria, nelle operazioni di spegnimento che sono di competenza primaria delle Regioni”.
L’accordo inoltre, prevede attività di formazione (d’intesa con le Regioni), per “approfondire le conoscenze nell’ambito delle rispettive competenze”.