A partire dal 10 gennaio sarà possibile acquistare un’auto o una moto a basse o zero emissioni usufruendo degli ecoincentivi ministeriali. Ecco come fare per richiederli

Il conto alla rovescia per gli ecobonus sui veicoli meno inquinanti è terminato. A partire dal 10 gennaio i concessionari di auto e moto possono caricare le richieste sul sito messo a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

È dunque il venditore a fare richiesta dell’ecobonus per conto del cliente.

Si tratta, come lo scorso anno, di aiuti – per un totale di 630 milioni di euro – per chi acquista autoveicoli, motocicli, ciclomotori e veicoli commerciali che rientrano in una delle seguenti categorie:

  • mezzi con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro, cioè le vetture a motore tradizionale ma con basse emissioni;
  • mezzi con emissioni comprese nella fascia 21-60 grammi di anidride carbonica per chilometro, cioè auto e moto ibride plug-in;
  • mezzi con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro, cioè le auto elettriche pure.

Agli italiani non piacciono le auto elettriche

E mentre per la prima categoria – le auto a motore tradizionali ma a basse emissioni – i fondi sono destinati a terminare in breve tempo, per le auto elettriche potrebbero addirittura avanzare. Come è già successo nel 2022.

Insomma, nonostante gli incentivi le auto elettriche non piacciono agli italiani. Nell’anno appena terminato, le vetture full electric vendute in Italia sono state poco più di 49mila. In calo del 27,1% rispetto del 2021.

Un dato in controtendenza rispetto al resto d’Europa dove l’elettrico continua a crescere a ritmi inimmaginabili per il Belpaese.