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Inquinamento da NO2, da febbraio a Roma e Milano il monitoraggio lo fanno i cittadini

a roma e milano il monitoraggio sul biossido di azoto lo fanno i cittadini

Roma e Milano sono state scelte per l’iniziativa “NO2 NO Grazie” che permette ai cittadini di partecipare al monitoraggio sulle concentrazioni di biossido di azoto nell’aria e sugli effetti sulla salute umana. 

Da oggi i cittadini di Roma e Milano potranno partecipare attivamente al monitoraggio dei livelli di biossido di azoto presenti nell’aria. Si tratta dell’iniziativa “NO2 NO Grazie 2023” lanciata dall’associazione Cittadini per l’Aria

Il Biossido di azoto è un inquinante assai pericoloso per la salute che viene prodotto, ad esempio, dagli scarichi delle automobili. La sua presenza nell’aria in alte quantità provoca tumori ai polmoni, patologie cardiorespiratorie, ictus e infarti. Inoltre è la causa di stati infiammatori patologici delle vie aeree nei più piccoli.

Ecco dunque che monitorare costantemente la qualità dell’aria in città diventa fondamentale per comprendere i rischi a cui si è esposti. Per questo motivo l’associazione Cittadini per l’Aria ha deciso di chiedere l’aiuto di tutti.

Biossido d’azoto, il monitoraggio a Milano e Roma lo fanno i cittadini

Chiunque voglia partecipare potrà prenotare – al costo di 18 euro (con sconti per associazioni e giovani) – un campionatore passivo tramite il sito di Cittadini per l’Aria. Entro il 4 febbraio, quando inizierà il monitoraggio, i cittadini dovranno aver installato i campionatori davanti ai propri appartamenti, scuole o uffici, a un’altezza di circa 3 metri. Un mese dopo, il 4 marzo, dovranno essere disinstallati e consegnati all’associazione che li invierà nei laboratori per le analisi.

In questo modo sarà possibile valutare la concentrazione di biossido di azoto in diversi punti delle due città, disegnare una mappa dell’inquinamento, scovare i maggiori hot-spot. Non solo. Durante le quattro settimane, i partecipanti dovranno rispondere via web a domande sui loro livelli di attenzione, umore, stress e qualità del sonno. In questo modo si cercherà di capire se esiste una correlazione tra questi fattori e l’alta concentrazione di NO2 nell’aria.

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