Imprenditori, istituzioni e amministratori a lezione da Luciano Floridi, tra i massimi esperti mondiali di intelligenza artificiale. Presentato anche il progetto di Confindustria Umbria per la costituzione di un European Digital Innovation Hub
Circa duecento tra imprenditori e manager, hanno partecipato a ‘Orizzonti Digitali’.
L’ iniziativa di due giorni è stata organizzata all’Isola Polvese, sul Lago Trasimeno, da Confindustria Umbria e Umbria Digital Innovation Hub, realtà che accompagna le imprese nella trasformazione digitale.
Rappresentanti del mondo della ricerca, dell’industria e delle istituzioni si sono confrontati sull’intelligenza artificiale, sul digitale e sui poli europei di innovazione digitale.
Formativa e molto interessante, la lezione del professor Luciano Floridi, filosofo della tecnologia tra i più autorevoli al mondo, in videocollegamento dall’Università di Yale dove dirige il Centro per l’etica digitale.
Floridi ha spiegato come l’intelligenza artificiale cambia il mondo e le imprese, e quali problemi morali possono essere connessi all’affermarsi di questa tecnologia.
“L’intelligenza artificiale e il digitale in generale – ha osservato il professor Floridi nel suo intervento– stanno radicalmente trasformando il mondo del lavoro e il modo in cui possiamo essere creativi e produttivi”.
“Ma il fattore più influente – ha continuato – non è la profondità del cambiamento quanto la sua velocità e polarizzazione. La prima rende difficile per la società sia adattarsi sia prendere le misure più efficaci per gestire e indirizzare la transizione. La seconda crea divisioni tra chi trae beneficio dalle nuove soluzioni e chi ne resta escluso, o addirittura ne paga i costi”.
“In entrambi i casi – ha aggiunto Floridi – la soluzione non è meno, ma più intelligenza umana, e più capacità predittiva, manageriale e innovativa. Per questo il futuro appartiene ai nuovi colletti verdi, che hanno la responsabilità di gestire e indirizzare la rivoluzione digitale e l’AI come straordinarie risorse per risolvere i problemi ormai globali che devono essere affrontati. Dalla crescita economica all’ingiustizia sociale fino all’impatto ambientale”.
“Il mondo aziendale e produttivo – ha concluso – può e deve abbracciare un ruolo più ampio di quello della creazione della ricchezza, per coordinare gli sforzi anche su come crearla e come distribuirla in modo sostenibile e socialmente preferibile”.
Nel corso dell’iniziativa è stato presentato il nuovo Polo europeo di Innovazione Digitale, Umbria Digital Data, coordinato da Confindustria Umbria con il supporto di 12 partner
Il progetto è stato illustrato dal presidente di Confindustria Umbria, Vincenzo Briziarelli: “Con il polo Umbria Digital Data siamo riusciti a vincere un bando europeo”.
“Quindi – ha spiegato – siamo un soggetto attuatore che con 5 milioni dei fondi del Pnrr potremmo supportare le nostre aziende e la pubblica amministrazione in investimenti che saranno poi i driver del futuro sulla digitalizzazione”.
“Questo – ha detto in conclusione Briziarelli – permetterà di velocizzare tutto questo processo, anche perché le nostre aziende avranno un vantaggio di costi rispetto al mercato dal 50, fino addirittura al 100%”.
Alle parole di Briziarelli sono seguite quelle del presidente di Umbria Digital Innovation Hub, Alessandro Tomassini: “La rete internazionale è un grande valore che mettiamo a disposizione delle imprese umbre, che possono così lavorare con le migliori competenze internazionali in ambito digitale”.
“Ci consente inoltre – ha continuato – di promuovere all’estero le nostre eccellenze digitali. Abbiamo infatti presentato tre progetti, due in America del sud e uno in Africa, per portare in quei Paesi le professionalità umbre ed europee”.