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Crisi energetica, ok unanime al rigassificatore di Ravenna

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A differenza di quello di Piombino su cui la popolazione era in forte disaccordo, l’iter per arrivare all’ok al rigassificatore di Ravenna è stato assai più semplice

Il rigassificatore di Ravenna si farà. Alla vigilia c’erano pochi dubbi, perché nessuno lo aveva mai messo in discussione, ma oggi è arrivato l’ok definitiva e unanime da parte della Conferenza dei servizi per l’autorizzazione.

Entro l’8 novembre, Stefano Bonaccini – presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario straordinario – dovrà firmare il decreto per dare il via alla realizzazione dell’opera.

Il rigassificatore di Ravenna, però, a differenza di quello di Piombinola cui approvazione è stata accompagnata da numerose proteste – non sarà ormeggiato sulla costa ma al largo.

Bonaccini: “Ok al rigassificatore ma il futuro sono le rinnovabili”

“Voglio ringraziare tutti i componenti la Conferenza dei servizi – ha detto il presidente Bonaccini – per il lavoro che è stato fatto. Pur nei tempi stretti dettati dal Governo di fronte all’urgenza di dotare il Paese degli impianti necessari ad arrivare all’autosufficienza energetica, insieme al territorio e a tutti gli organismi coinvolti è stata fatta una valutazione approfondita del progetto. Con l’individuazione degli interventi necessari a garantire la sicurezza, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia dell’ecosistema marino, oltre alle mitigazioni e le compensazioni che andranno previste a beneficio della comunità locale”. 

“Avanti, quindi, con una infrastruttura al servizio dell’intera comunità nazionale, che realizzeremo insieme al parco eolico e del fotovoltaico fra i più grandi in Europa, nella piena consapevolezza che il futuro è nelle energie rinnovabili“, ha concluso Bonaccini.