Nella notte tra sabato e domenica un intenso combattimento tra ucraini e russi nei pressi dello zoo di Kiev, in Ucraina, avrebbe interessato diversi animali. Tre cervi sarebbero morti all’Ecopark Feldam, uno dei parchi naturali più importanti del Paese, a 400 km a est della Capitale e i canili di tutta Ucraina chiedono aiuto per salvare gli animali ospitati.
La guerra in Ucraina – che ha mutato in poche ore la quotidianità di tutta la nazione – ha ripercussioni importanti anche sugli animali. Sia su quelli domestici che quelli selvatici.
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La BBC ha raccontato di almeno 50 esplosioni e diversi colpi di mitraglia nell’area che circonda lo zoo cittadino di Kiev. Un video che circola su diversi social mostra, invece, un vasto incendio localizzato proprio lì dove si trova il Parco.
Non esistono informazioni ufficiali sull’incolumità dei tanti animali ospitati nello zoo. Cyril Trentin, direttore del Parco, non ha parlato di vittime o feriti tra gli animali ma ha fatto sapere che il personale sta utilizzando sedativi per tranquillizzare gli animali terrorizzati dai combattimenti.
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Notizie di animali uccisi dai combattimenti, invece, arrivano dall’Ecopark Feldam di Charkiv, la seconda città del Paese per popolazione.
Tre cervi reali sono morti e diversi primati sono rimasti feriti negli intensi bombardamenti che hanno interessato l’area intorno alla città ucraina.
Il parco ospita circa quattromila animali e tra questi specie a rischio estinzione come leoni bianchi, tigri, bisonti europei, takin, scimpanzé e oranghi.
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In una situazione disperata come quella che sta vivendo l’Ucraina in queste ore, diventa difficile anche procurarsi cibo e medicine per gli animali ospitati negli zoo e nei rifugi.
Natalya Mazur, direttrice del canile pubblico di Kiev e delle cliniche veterinarie, ha lanciato un appello per salvare i circa 700 cani e 80 gatti ospitati nel rifugio.
“Abbiamo bisogno di aiuto per alimentazione e medicine”, ha detto via Whatsapp la dottoressa che – nonostante i bombardamenti che stanno interessando la capitale e il resto del Paese – continua a prendersi cura degli animali ospitati.
Lo stesso problema riguarda tutti i canili e i gattili del Paese dove è difficile muoversi in sicurezza e dunque prendersi cura degli animali e procurarsi ciò che è necessario per il loro sostentamento.
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