Oggi è la giornata internazionale del volo dell’Uomo nello Spazio

Il 12 aprile del 1961 il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin a bordo della Vostok 1 lasciò l’atmosfera della Terra entrando nello Spazio. Fu il primo essere umano della storia a farlo.

A Mosca erano le 9.07 del 12 aprile 1961 quando Yuri Gagarin partì a bordo della navicella Vostok 1 alla volta dello Spazio. Il primo essere umano a lasciare il pianeta Terra e girarci intorno.

Per ricordare l’impresa storica del cosmonauta russo, l’Unesco ha deciso di celebrare il 12 aprile “la giornata internazionale del volo dell’uomo nello spazio”.

Un’occasione per ricordare l’inizio dell’esplorazione spaziale ma anche la vita straordinaria di Gagrin. “Era un uomo semplice, un ragazzo di 27 anni e la sua missione era molto pericolosa”, ha raccontato a TeleAmbiente il giornalista scientifico Giorgio Di Bernardo che ha ricordato quanto fosse pionieristico quel primo, importante viaggio.

Tanto che l’allora presidente dell’Unione Sovietica Nikita Krusciov rimase incredulo all’idea che il cosmonauta fosse riuscito a lasciare l’atmosfera terrestre e poi rientrarvi illeso.

Gagarin, che morì all’età di 34 anni durante una missione a bordo di un caccia, fu colui che restituì per primo l’idea della Terra come piccolo puntino blu.

“Quando arrivò lì su disse ‘vedo la Terra azzurra e il cielo immensamente buio’. Era la prima immagine che un Uomo ci riportava della Terra dallo spazio”, ha ricordato Di Bernardo.

“E quindi la Terra è questo oggetto piccolo in fin dei conti, dove siamo in tanti, facciamo le guerre, facciamo a botte ma è una piccola astronave e se la distruggiamo è un problema per tutti”, ha concluso il giornalista.

Intervista completa a Giorgio Di Bernardo a cura di Bianca Damato