
Un’opera autobiografica dedicata all’arte e a tutti gli artisti emergenti.
Si chiama Conversations With a Whale (‘conversazioni con una balena’ in inglese) ed è un cortometraggio di quasi nove minuti, realizzato da Anna Samo, regista e autrice russa ma statunitense d’adozione. Il suo scopo è quello di lodare l’arte e gli artisti, incoraggiando i più giovani a non arrendersi davanti ai primi fallimenti.
Conversations With a Whale from ANNA SAMO on Vimeo.
Anna Samo ha realizzato un’opera che è anche e soprattutto autobiografica: affronta i temi del rifiuto e delle sconfitte professionali, davanti a cui non si è data per vinta e ha trovato la forza per rimettersi in discussione con nuovi progetti. Il cortometraggio è nato, almeno come idea, nel 2016, quando la regista aveva iniziato a promuovere il suo primo lavoro. Ma nessun curatore, esperto di cinema, direttore di festival o critico d’arte aveva accolto con favore quell’opera.
Anna Samo spiega che i primi rifiuti sono sempre dolorosi per gli artisti, che quasi sempre cercano applausi e approvazione. L’incoraggiamento che la regista fa ai giovani artisti è quello di non demordere, di non arrendersi ai primi fallimenti, e di trasformare quell’amarezza in forza di volontà. Uno stimolo a passare dallo sconforto ad una rinnovata creatività.