Apis India e Lalla Palla, insieme per dare ai bambini un futuro

“È un’adozione del cuore, perchè adottarli significa permettere loro di studiare”, Vanina Marini, Vicepresidente Lalla Palla odv.

Ci troviamo nel Tamil Nadu, nell’India del Sud, dove abbiamo incontrato due organizzazioni, La Lalla Palla onlus e Apis India Onlus.

L’APIS è un’associazione di volontari nata nel 1997 che opera nel Sud dell’India e Sri Lanka del nord, in collaborazione con le missioni salesiane indiane, per aiutare donne e uomini emarginati, bambini poveri e orfani, ragazzi di strada attraverso la realizzazione di edifici e strutture scolastiche e aiuti per l’istruzione.

La Lalla palla onlus nasce in memoria di Laura Moreschi, un esempio di volontariato con i bambini, per continuare la sua missione.

Questi viaggi, proprio per essere trasparenti con le persone che ci aiutano, sono autofinanziati. Veniamo qui con le nostre risorse proprio per non levare niente ai bambini.- racconta a TeleAmbiente Vanina Marini, Vicepresidente Lalla Palla odv – È un’adozione del cuore, perchè adottarli significa permettere loro di studiare“.

Noi cerchiamo di coinvolgere sempre persone nella nostra missione. La relazione con i salesiani è sempre stata importante  e noi li supportiamo con scuole e laboratori per lo studio. – ci spiega Federica Annibali, presidente Apis India del sud – La punta di diamante della nostra attività sono i viaggi con i quali permettiamo alle persone, già nel nostro entourage, di poter venire a vedere quello che abbiamo fatto e agli sponsor di poter incontrare i loro bambini. Questo rigenera l’associazione perchè, una volta tornate a casa, queste persone, diventano esse stesse promotrici di quello che hanno visto, ovvero, l’amore e l’accoglienza“.

Un autobus per andare a scuola, il progetto

Le due associazioni stanno lavorando ad un progetto per consentire ai bambini, in un villaggio tra i monti a 1500 m di altitudine, di raggiungere la scuola, un autobus per dare loro la possibilità di un futuro.

“La mattina escono a piedi, fanno fino a 8 km tra le montagne per raggiungere la scuola, camminando per ore. – spiega Vanina – Finita la scuola, riattraversando le montagne, dopo che è diventato buio, non hanno un posto per studiare e dove fare i compiti”.

“Un progetto che va bene per tutta l’India perchè la lontananza per raggiungere le scuole è pesante per molte realtà. – racconta Federica – Tanti villaggi come questo hanno bisogno di un pulmino. La scuola qui è molto rigida. Se uno non ha un certo numero di presenze viene escluso dall’esame finale, e molti bambini non riescono ad essere costantemente presenti a scuola, non per loro volontà, ma per difficoltà oggettive, tra cui quella di raggiungere la scuola. Ecco perchè l’autobus è per noi un simbolo davvero importante di questa possibilità, per dare ai bambini un futuro“.