Moda sostenibile e creatività, i capi di Olga Mul ispirati alle sue origini

Abiti ricamati a mano che richiamano le sue origini ucraine, senza stagione e che durano nel tempo grazie alla qualità dei tessuti. Ma anche capi che stimolano la creatività che, come ci spiega Olga Mul, “abbiamo tutti perché ognuno di noi è unico e diverso”.

Ridare ai vecchi prodotti un valore creando pezzi unici. Questo è l’obiettivo di Olga Mul, stilista e green influencer, nata in Ucraina.

Attraverso il suo profilo Instagram che conta più di 54 mila follower, Olga ha deciso di mostrare come, attraverso la sua creatività, riutilizza e dà nuova vita ad abiti, partendo da decorazioni e tessuti legati alle sue origini.

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“Nasco come insegnante di ricamo a mano a Kiev, a Milano ho fatto 3 anni di scuola di moda e dopo esser diventata mamma sono ritornata a lavorare“, ci racconta Olga.

 

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Per me moda sostenibile non vuol dire solo green, c’è un idea  molto più profonda. Dobbiamo ricordare i capi di una volta prodotti con tessuti magnifici e che magari ora non si possono più realizzare. Crea il tuo stile personale, rispettando l’ambiente, recupera ciò che nonne e mamme hanno indossato, dando vita ad un capo unico“.

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Mostrandoci le sue creazioni, come la camicia da lei indossata o il giubbotto fatto in canapa, ci spiega che i ricami sono realizzati a mano e sono tipici ucraini. Visto ciò che sta accadendo in Ucraina, Olga ci ha dato modo di essere vicini a quel popolo e a quelle tradizioni oggi in pericolo.

L’industria della moda è una delle più inquinanti al mondo. La fast fashion (moda veloce) riguarda abiti a prezzi bassi, in modo che siano accessibili e venduti a quante più persone possibili. Le aziende fast fashion usano tessuti di pessima qualità e manodopera a buon mercato.

“Questi abiti che vi ho mostrato non hanno stagione, non seguono la moda, realizzati con tessuti come la canapa che possono essere indossati tutto l’anno. – racconta Olga –  Abbiamo armadi pieni, non abbiamo bisogno di altri. Il produttore deve essere il primo ad educare il cliente. Dopo la pandemia e dopo quello che stiamo vivendo oggi, dobbiamo essere molto più consapevoli e farlo vedere ai nostri figli che ci guardano. Comprando da H&M o da Zara, anche se presentano al meglio i loro capi, acquistiamo in realtà tessuti sintetici puri, praticamente è come se indossassimo plastica. E dopo una stagione non ci pensiamo due volte a buttarlo. Toccando un tessuto naturale ognuno di noi può accorgersi della differenza, anche se non si lavora nel campo della moda“.

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Olga è sempre più colpita dall’interesse dei giovani verso capi di moda di qualità e sostenibili. “Sono tanti interessati al vintage e al riciclo, molti mi chiedono spesso come riutilizzare alcuni capi, e hanno anche molto più fantasia di me. Infatti, il mio messaggio è non comprare i miei capi ma essere ispirati da questi per riutilizzare e creare qualcosa con le tue mani. Coraggio, noi abbiamo fantasia, siamo unici e diversi, ognuno ha il suo stile e deve credere in sé stesso“.