Home Energia Energia, sei Stati Ue contro la revisione della direttiva sull’efficienza

Energia, sei Stati Ue contro la revisione della direttiva sull’efficienza

efficienza energetica direttiva stati ue

I voti contrari o le astensioni, comunque, potrebbero non bastare a bloccare l’approvazione in Consiglio Ue. Ecco di quali Paesi si tratta. 

Sei Stati membri dell’Unione europea non sosterranno l’accordo raggiunto dall’Europarlamento sulla revisione della direttiva sull’efficienza energetica, una delle parti più importanti del pacchetto sul clima Fit for 55. Lo ha annunciato il Consiglio Ue, chiamato a confermare l’accordo raggiunto dal Parlamento europeo in sessione plenaria lo scorso 11 luglio.

I sei Paesi che hanno annunciato di non voler sostenere l’accordo sull’efficienza energetica sono Polonia e Ungheria, che voteranno contro, e Belgio, Lettonia, Portogallo e Slovacchia, che si asterranno. Ad ogni modo, la posizione di questi sei Paesi potrebbe non bastare a bloccare il provvedimento. Per approvare la revisione della direttiva sull’efficienza energetica è infatti sufficiente una maggioranza qualificata (voto favorevole del 55% degli Stati membri che rappresentino almeno il 65% della popolazione Ue).

La revisione della direttiva europea sull’efficienza energetica era stata raggiunta con l’accordo del 10 marzo scorso tra Parlamento e Consiglio, che prevedeva la riduzione del consumo finale di energia dell’11,7% nel 2030 (rispetto alle previsioni del 2020). La Commissione europea aveva proposto nel 2021 un obiettivo di risparmio energetico del 9% nel piano RePowerEU, poi aumentato al 13% nel maggio scorso. Il Parlamento europeo invece spingeva per un risparmio energetico del +14,5% entro il 2030.

Alla fine, l’accordo era stato raggiunto per un risparmio energetico dell’11,7%. Tutti gli Stati membri contribuiranno al raggiungimento dell’obiettivo generale tramite contributi e traiettorie nazionali indicativi, stabiliti nei vari Piani nazionali integrati per energia e clima (Pniec) che dovranno essere aggiornati nel 2023 e nel 2024.