Politica

Riforma della giustizia, anche l’ex Ministro Costa contro la Cartabia: “Togliete la prescrizione dai reati ambientali”

Anche l’ex Ministro dell’Ambiente Sergio Costa si schiera nel gruppo dei contrari alla riforma della giustizia. Sul piatto il ritorno della prescrizione per i reati ambientali.

Le indagini sui reati ambientali sono lunghe e complesse ma adesso «con la riforma della giustizia non sono contemplati tra quelli che godono di termini estesi di giudizio, prima di essere dichiarati dal giudice improcedibili. Indagini complesse e articolate che rischiano di andare perdute». A lanciare l’allarme è l’ex ministro dell’Ambiente Sergio  Costa che è rientrato nel suo ruolo di generale dei carabinieri forestali e, in passato è stato tra gli investigatori più attivi nelle indagini sulla cosiddetta «Terra dei fuochi».

Sergio Costa lascia il Ministero dell’Ambiente: “i giovani sono fondamentali”

La possibilità che vengano prescritti gravissimi reati che riguardano l’interramento di rifiuti o i roghi tossici viene denunciata dall’ex ministro con un lungo post sulla sua pagina social. Costa ricorda anche: «Era il 22 maggio 2015 allorché entrò in vigore la legge sugli ecodelitti. Era attesa da oltre 30 anni. Tutti noi l’abbiamo salutata con grande soddisfazione considerandola una conquista. Disastro ambientale, inquinamento ambientale, omessa bonifica ed altri ancora finalmente erano riconosciuti nel diritto positivo. Rammento ancora la frustrazione che io e la mia squadra abbiamo vissuto per anni quando facevamo indagini, notte e giorno, senza sosta e risparmio, poi però non avevamo lo strumento giuridico adeguato per vedere quelli che sapevamo essere i responsabili rispondere dell’aggressione all’ambiente che avevano perpetrato. I reati ambientali sono reati che pesano sulle vite delle persone: aggrediscono l’ambiente e anche la salute».

Per l’ex ministro insomma i reati ambientali dovrebbero godere di termini più estesi per le indagini e soprattutto per i relativi processi. Invece la riforma li ha esclusi. «È un errore grossolano — aggiunge il generale —, perché rischia di favorire indirettamente chi considera l’ambiente territorio di conquista per i propri loschi scopi. Chiedo, congiuntamente a Legambiente, WWF, Greenpeace, di non commettere questo errore. Pensateci per favore. La tutela dell’ambiente è la tutela del futuro nostro e dei nostri figli e nipoti. La politica guardi alle necessità più importanti e non alle convenienze egoistiche. Non compromettete ciò che ci dona la vita. Per favore non lo fate».

Green New Deal, crisi climatica e giovani. Intervista al ministro Sergio Costa VIDEO

 

Recent Posts

“Potere alla pipì”. Amsterdam cede e annuncia nuovi bagni fruibili da donne e disabili

Dopo anni di lotte, le donne olandesi si sono viste riconosciuto il diritto ad avere…

1 Maggio 2024

Messner. Ticket a Cortina come a Venezia per proteggere le Dolomiti

Cortina come Venezia, con ingresso a pagamento. La proposta viene da Reinhold Messner, lo scalatore,…

1 Maggio 2024

Coldiretti: “Da animali selvatici 200 milioni di danni. Abbattiamoli”. Animalisti: “Sterilizziamoli”

Ammontano a 200 milioni di euro i danni causati dagli animali selvatici nei campi italiani…

1 Maggio 2024

1° maggio tra concerti e manifestazioni a Monfalcone e Portella della Ginestra

Dal 1889 la festa dei lavoratori si celebra il 1° maggio. Durante la Seconda Internazionale…

1 Maggio 2024

Questa sera a Rapporto Mondo il commento sul G7 Ambiente, Energia e Clima

Torna come ogni mercoledì l'appuntamento con Rapporto Mondo, il programma di approfondimento giornalistico in diretta…

1 Maggio 2024

G7, ecco la Carta di Venaria. Scontri a Torino

Gli obiettivi principali fissati dai ministri dell'Ambiente e dell'Energia: stop al carbone, più rinnovabili, lotta…

30 Aprile 2024