Home Senza Categoria Perché vediamo le stelle cadenti ad agosto? Intervista a Giorgio Di Bernardo

Perché vediamo le stelle cadenti ad agosto? Intervista a Giorgio Di Bernardo

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“Il motivo va cercato nella causa delle stelle cadenti, ossia i detriti lasciati dalle comete lungo il loro percorso” Giorgio Di Bernardo, giornalista aerospaziale.

Storicamente la notte delle stelle cadenti viene associata alla figura di San Lorenzo. Ma perché possiamo ammirare le scie luminose proprio nei giorni tra il 10 e il 15 di agosto? Lo ha spiegato Giorgio Di Bernardo, giornalista aerospaziale e scrittore, ospite a TeleAmbiente. “Immaginate un autodromo di forma ellittica. Lungo il percorso cammina una macchina vecchia che perde i pezzi, questa macchina è una cometa. Lungo questo percorso se ne interseca un altro più rotondo, dove cammina una seconda macchina che è la Terra. Ebbene quando i due percorsi si intersecano la Terra incontrerà i detriti della cometa, ma questo avverrà solo in un punto specifico del percorso e dunque solo in momento definito. Per questo vediamo le stelle cadenti nel periodo che va dal 10 al 14 agosto“.

Il problema dell’inquinamento luminoso

Tuttavia per chi abita in città vedere le stelle cadenti è sempre più difficile, a causa dell’inquinamento luminoso che si fa sempre più intenso. “Questo è un problema per tutte le osservazioni astronomiche, tanto che in molte città, compresa Roma, gli osservatori astronomici non sono più utilizzati perché è quasi impossibile vedere il cielo in maniera trasparente. Il problema si fa ancora più grosso per noi profani che vogliamo vedere le scie. Se siamo in città c’è poco da fare, l’ideale sarebbe quello di andare in riva al mare o di spostarsi più nell’entroterra” spiega Giorgio Di Bernardo.

Asteroidi, meteore e meteoriti

A proposito di stelle cadenti, lo scorso 13 luglio un asteroide ha sfiorato la Terra, ma ce ne siamo accorti solo qualche giorno dopo l’evento. Giorgio Di Bernardo ha spiegato qual è la differenza tra asteroide, meteora e meteorite. “Gli asteroidi sono corpi rocciosi che possono essere piccoli, grandi o grandissimi, arrivando fino a 6-7 chilometri di grandezza. Quelli piccoli, una volta entrati nell’atmosfera terreste, possono disintegrarsi e lasciare solo una scia luminosa. Qualora invece il corpo sia più grosso e abbia più materia da consumare diventa un bolide, cioè un corpo particolarmente luminoso che può creare anche un boato. Se il corpo arriva fino a terra lo chiamiamo meteorite”.

Questi oggetti sono pericolosi?

La pericolosità dipende e varia in base all’orbita di questi corpi. “Se vengono dall’esterno non sono pericolosi perché siamo in grado di vederli – spiega Giorgio Di Bernardo – tuttavia sono pericolosi quei corpi che hanno un’orbita particolare. Sono quelli che intersecano quella della Terra venendo dall’interno della nostra orbita, cioè hanno un’orbita che gira dal Sole verso l’esterno dell’orbita che fa la Terra. Siccome nella maggior parte del tempo si trovano all’interno dell’orbita terrestre, c’è il Sole che ci acceca e ci impedisce di vederli. Questi sono veramente pericolosi, come quello che ci è passato vicino qualche giorno fa, che era grande circa 50 metri e avrebbe potuto devastare un’area grande come il centro storico di Roma“.

Intervista integrale a Giorgio Di Bernardo sulle stelle cadenti e lo spazio