A Perugia le selezioni locali di FameLab, la competizione internazionale della divulgazione scientifica: vincono le ricercatrici Giulia Quaglia e Jessica Di Mario. Rappresenteranno l’Umbria alla fase nazionale
A Perugia, si è svolta la preselezione locale di FameLab, competizione internazionale di comunicazione scientifica per giovani ricercatori e studenti universitari.
A coordinare l’evento locale è stata l’Università degli Studi di Perugia.
Il commento della Prof.ssa Serena Massari docente del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche, UniPg.
“FameLab – ha detto Serena Massari – è una bellissima occasione per giovani ricercatori e scienziati che vivono la loro vita nei laboratori, per portare fuori la loro ricerca e cercare, e questa è la cosa bella di Famelab, in maniera spontanea, ma mettendoci tutta la passione e la capacità che hanno e di essere carismatici ed accattivanti”.
“Questa – ha ricordato la Prof.ssa Massari – è la parte fondamentale della ricerca: non solo farla, ma farla conoscere. Quello che facciamo non è importante solo per gli scienziati, ma anche per un pubblico più ampio e divulgarla è molto difficile”.
“Queste – ha aggiunto – sono le prime armi in cui iniziano a cimentarsi in questa capacità di divulgare la loro attività di ricerca”.
In soli tre minuti, le due ricercatrici che si sono sfidate al concorso hanno tirato fuori il meglio di sé per raccontare, davanti alla giuria e al pubblico presente, un tema scientifico che le appassiona.
“Le concorrenti – ha evidenziato la Prof.ssa Massari – sono state veramente brave. Sicuramente hanno toccato argomenti legati alla loro attività di ricerca e questo è fondamentale”.
“La loro curiosità, la loro passione in quello che fanno – ha continuato – toccando questi aspetti, a volte anche molto difficili, perché c’era appunto: il ‘riciclo dei materiali di scarto’ oppure anche qualcosa che succede in natura ed è di ispirazione per risolvere problemi della società”.
“Hanno toccato argomenti molto difficili – ha ribadito in chiusura la Massari – ma lo hanno fatto in maniera molto chiara, quindi veramente divulgativa e carismatica. Questa è la parola chiave della divulgazione”.
Giulia Quaglia e Jessica Di Mario, hanno infatti raggiunto il primo posto in ex-aequo a giudizio della Giuria, composta dalle docenti UniPg Serena Massari e Giovanna Ramaccini e dal Responsabile Ansa Umbria Claudio Sebastiani.
Questo risultato consentirà loro di partecipare, esponendo nuovi argomenti circa le proprie esperienze di ricerca, alla finale nazionale di FameLab Italia, dove confluiranno i finalisti selezionati nelle 12 città partecipanti al progetto: Ancona, Bari, Brescia, Camerino, Catania, Cosenza, Ferrara, Genova, Roma, Torino, Trieste e, appunto, Perugia.
Questi gli argomenti su cui hanno relazionato le due ricercatrici.
La Dott.ssa Giulia Quaglia, ricercatrice nel settore Modelli e metodologie per le scienze chimiche ha parlato della chimica in cucina e dei nanomateriali.
“Ho unito le mie più grandi passioni: la chimica e la cucina. Ho cercato – ha riferito la Dott.ssa Giulia Quaglia – di far capire come creare una caramella scoppiettante e poi ho cercato di far capire la differenza tra la piccantezza del wasabi e quella di una capsicina contenuta in un peperoncino”.
“Mi sono iscritta a FameLab – ha commentato – perché di natura sono curiosa e mi chiedo sempre il perché ed il funzionamento delle cose. Mi piacerebbe però anche far incuriosire le persone, mi piacerebbe che anche gli altri fossero curiosi del mondo che ci circonda, della chimica che si trova ovunque, dal cibo alle stelle, al sole. Vorrei riuscire a trasmettere questo”.
Mentre la Dott. ssa Jessica Di Mario, dottoranda nel settore Biotecnologie agrarie e ambientali, ha trattato il linguaggio delle api, la bioraffineria ed il riutilizzo materiali.
“Nel mio primo talk – ha spiegato la Dott.ssa Di Mario – ho parlato di come le api sono in grado di comunicare ad una distanza molto lunga per loro, per andare a recuperare un po’ di nettare e nel secondo caso ho parlato di come è possibile riciclare dei materiali di scarto facendo, per esempio, un eco-materiale”.
“Mi sono iscritta a FameLab – ha concluso – per mettermi alla prova, soprattutto per superare la mia timidezza e poi anche per riuscire a creare un dialogo con un pubblico, non del settore scientifico, riuscire quindi a comunicare il mio progetto di studio in parole semplici”.
La finale nazionale si svolgerà a settembre/ottobre, mentre quella internazionale, a cui parteciperà il vincitore assoluto nazionale, è prevista per novembre 2024.
Dal 2012 ad oggi FameLab Italia ha toccato 25 città e coinvolto oltre 1000 giovani ricercatrici e ricercatori grazie ad una collaborazione con più di 100 partner culturali tra Università, Istituti di Ricerca e enti pubblici, società di comunicazione della scienza, musei e media partner.