Home Attualità CO2, OGNI TONNELLATA COSTA ALLA SOCIETA’ 417 DOLLARI

CO2, OGNI TONNELLATA COSTA ALLA SOCIETA’ 417 DOLLARI

CO2. È compreso tra 117 e 805 dollari a tonnellata, con una media 417 dollari, il costo sociale della CO2 prodotta, ovvero il danno complessivo che provoca alla società.

A sostenerlo, è una ricerca congiunta dell’Istituto europeo per l’economia e l’ambiente (EIEE) e dell’Università della California, pubblicata sulla rivista Nature Climate Change.

Secondo lo studio, i 3 Paesi in cima alla classifica delle emissioni – India, Cina e Usa – sono quelli che perderanno di più di fronte ai cambiamenti climatici.

A seguire, i Paesi del Golfo, come l’Arabia Saudita.

Per la prima volta, un gruppo di ricercatori ha sviluppato un data set che consente di quantificare il costo sociale del carbonio – ovvero il danno economico derivante da emissioni di
anidride carbonica – per ciascuno dei circa 200 Paesi del mondo.

Oltre a rivelare che alcuni paesi sono destinati a risentire più di altri delle emissioni, gli esiti dello studio mostrano anche che il costo sociale del carbonio a livello globale è più elevato di quello normalmente preso in considerazione.

“Noi tutti sappiamo che l’anidride carbonica prodotta da combustibili fossili produce, e produrrà

in futuro, effetti sulle persone e sugli ecosistemi in tutto il mondo – spiega Kate Ricke, della University of California San Diego – tuttavia, poichè questi impatti non sono considerati
nei prezzi di mercato, si crea un’esternalità ambientale che non è pagata da chi consuma energia prodotta da combustibili fossili. Non siamo quindi consapevoli del vero costo di questo
tipo di consumo”.

“La nostra analisi dimostra che i costi sociali dei cambiamenti climatici saranno elevati per molti Stati, compresi quelli, come USA e i Paesi del Golfo, che tradizionalmente sono
lontani dalla leadership delle politiche climatiche” – sottolinea poi Massimo Tavoni, Professore Associato al Politecnico di Milano,  direttore di EIEE – European Institute on Economics and the
Environment e autore della ricerca.

In più – evidenzia Tavoni – il 90% degli Stati del mondo registrerà perdite a causa dei cambiamenti climatici, e questo non potrà non esacerbare ineguaglianze e tensioni internazionali. Molti Paesi non hanno ancora riconosciuto i rischi posti dai cambiamenti climatici. Il nostro studio cerca di riempire questa lacuna”.