Home Attualità Inquinamento Fukushima, domani l’acqua contaminata sarà sversata in mare. Cosa dicono gli esperti?

Fukushima, domani l’acqua contaminata sarà sversata in mare. Cosa dicono gli esperti?

Fukushima, domani l'acqua contaminata sarà sversata in mare. Cosa dicono gli esperti

Le operazioni di sversamento hanno provocato l’ira della Cine e la preoccupazione della Corea del Sud. Ma secondo l’Onu non c’è da preoccuparsi

Inizieranno domani, salvo condizioni meteo avverse, i lavori per lo sversamento in mare dell’acqua contaminata di Fukushima. Se ne parlava da tempo ma l’annuncio ufficiale è stato dato ieri dal governo di Tokyo. Giusto in tempo per far infuriare i governi dei due Paesi che saranno più interessati dallo sversamento: Cina e Corea del Sud.

Fukushima, le reazioni internazionali della decisione di Tokyo

Il governo di Pechino ha convocato l’ambasciatore nipponico minacciando l’adozione di “misure necessarie per tutelare con fermezza l’ambiente marino, la sicurezza alimentare e la salute pubblica”. 

A occuparsi della questione è lo stesso ministro degli Esteri Wang Wenbin che ha dichiarato: “Se quest’acqua radioattiva è sicura, non c’è bisogno di scaricarla in mare. Se non è sicura, non si deve scaricarla”. 

Preoccupazione anche da Seul che però ha deciso di non utilizzare la via dello scontro. Il dibattito sulle questione è centrale in Corea del Sud dove le opposizioni hanno alzato le barricate mentre il governo ha deciso di non opporsi alla decisione giapponese e di appoggiare le conclusioni raggiunte dall’Aiea, l’agenzia atomica dell’Onu, che ha stimato un “impatto radiologico trascurabile sulle persone e sull’ambiente”.

Fukushima, secondo gli esperti dell’Onu non c’è pericolo

Wolfango Plastino, professore di Fisica applicata presso l’Università Roma Tre e membro del gruppo consultivo permanente per le Applicazioni nucleari della Aiea ha dichiarato al quotidiano La Repubblica che l’immissione in mare di oltre 1 milione di tonnellate d’acqua utilizzata per raffreddare l’uranio dopo l’incidente nucleare del 2011 “sarà una operazione condotta nella massima sicurezza e che non avrà alcun impatto sull’ambiente marino”.

L’acqua contaminata, prima di essere rilasciata nell’oceano attraverso un tunnel sottomarino situato a un chilometro di distanza dall’impianto, sarà diluita con acqua di mare sino a un quarantesimo della concentrazione consentita secondo gli standard di sicurezza giapponesi.

Una diluizione che però non cancellerà del tutto la presenza del trizio, un isotopo di idrogeno difficile da separare dall’acqua e che resterà presente in alte concentrazioni.

Secondo il professor Plastino “le concentrazioni di trizio che verranno diluite nel corso degli anni nel settore nord occidentale del Pacifico, caratterizzato dalla presenza della corrente oceanica Kuroshio, determineranno una variazione non significativa della sua presenza naturale in quelle acque”.

Una variazione, cioè, “che non avrà alcun impatto sull’ambiente, perché le variazioni, rispetto alle concentrazioni naturali di trizio già presenti nell’oceano, non saranno superiori alle normali fluttuazioni registrate in quel settore del Pacifico prima dell’incidente di Fukushima”, conclude il professore.