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Stadio Roma, il parere dei comitati a favore e contro la nuova opera a Pietralata

Un’opera sostenibile sia sotto il profilo ambientale che sociale. Sarà possibile? Rispondono i membri dei comitati pro e contro lo stadio della Roma nel quartiere Pietralata.

Lo stadio della Roma previsto a Pietralata. Il sindaco Gualtieri ha dichiarato che l’obiettivo è quello di renderlo utilizzabile nel 2027.

Ma il dibattito continua ad essere ancora molto accesso tra i favorevoli e i contrari al progetto. Tra le criticità evidenziate il trasporto pubblico e la necessità di un potenziamento della metro B, la viabilità e la necessità di garantire un accesso esclusivo per l’ospedale Pertini che sorge a pochi passa dalla zona destinata allo stadio. Ma anche l’impatto ambientale della struttura e un parco previsto in quell’area negli anni 60 (non più realizzato).

Stadio Pietralata, un’opera sostenibile?

“L’obiettivo è quello di realizzare un’opera sostenibile sia sotto il profilo ambientale che sociale”, sono le parole del presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, Ferdinando Bonessio.

Sarà questo possibile? Lo abbiamo chiesto ai membri di due comitati che si sono schierati a favore e contro il progetto dello stadio a Pietralata.

“Un parco urbano che circonderà lo stadio, la vicinanza al trasporto pubblico e la nascita di una comunità energetica. Tutti questi aspetti rendono il progetto del ‘quartiere stadio’ sostenibile. – ha dichiarato a TeleAmbiente Lorenzo Mancuso, Comitato Pro Stadio Roma – Ci saranno nuove architetture in questa area, dall’ISTAT, allo studentato, ma anche 3mila nuovi alberi, 10 ettari di verde, quindi, un bel mix funzionale di architettura e verde fruibile tutti i giorni dell’anno“.

Non è dello stesso parere Alessandro Spadoni, Comitato Stadio Pietralata, No Grazie. “Deve essere chiaro che uno stadio a Pietralata è impossibile per oggettive problematiche di mobilità, trasporti e di impatto anche ambientale in un quadrante, non lo dimentichiamo, quello del IV Municipio, tra i più densamente edificati e con forte dinamica di inquinamento atmosferico“.  E aggiunge: “Un parco per i cittadini? Si tratta di un parco ludico, tutt’altra cosa che un parco pubblico”

Trasporto pubblico e viabilità

Entrambi i comitati condividono il pensiero che il trasporto pubblico è una criticità ma, secondo Lorenzo Mancuso, lo stadio entrerà in funzione nel 2027, quindi, ATAC, con la collaborazione del privato che realizzerà il progetto, dovrà fare in modo che le vetture della linea Metro B ci siano. C’è tutto il tempo per farlo“. E aggiunge: “Si cita la vicinanza dello stadio con l’ospedale Pertini. Ma ciò si risolve con una preferenziale molto lunga che consentirà ai mezzi di soccorso di arrivare all’ospedale senza nessun problema”.

Molto più scettica a riguardo la parte del NO. “Sono anni che si parla di potenziamento. Faccio il pendolare da molto tempo e la metro B utilizza ancora i vecchi vagoni degli anni ’90. – afferma Alessandro SpadoniSi potrebbe fare allora un ragionamento diverso: prima potenzi le infrastrutture, prima sistemi il quadrante, poi pensi alle grandi opere”.

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