Il ministro dell’Agricoltura: “Non vogliamo vietare gli investimenti, in alcuni casi le strutture possono essere utili a proteggere le colture”.
Francesco Lollobrigida apre all’agrivoltaico, ma a determinate condizioni. Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ne ha parlato in un’intervista a Il Sole 24 Ore: “Non vogliamo vietare gli investimenti nella maniera più assoluta, ma puntiamo a introdurre criteri che assicurino la compatibilità del fotovoltaico con la produzione agricola“.
Domani, lunedì 6 maggio, in Consiglio dei ministri verrà affrontato il Decreto sulle emergenze in agricoltura, che contiene una norma sui limiti agli investimenti in impianti fotovoltaici a terra. “Vogliamo privilegiare la produzione di energia solare da pannelli compatibili con la produzione agricola. Come quelli posti sui tetti delle stalle e delle serre e sulle pertinenze agricole. Oppure impianti che prevedano un’altezza dal suolo che non impedisca la produzione agricola: in questo caso, ci sono anche strutture molto utili, che proteggono le colture dall’eccesso di irradiazioni o dalle intemperie” – ha spiegato Francesco Lollobrigida – “Voglio anche aggiungere che non c’è alcuna contrapposizione col ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto con cui siamo costantemente in contatto“.