Umbria

Economia, in Italia rallenta l’accelerazione e l’Umbria non fa eccezione

L’economia italiana resta col segno più, ma scende di molto rispetto ai due anni appena trascorsi, e così fa il saldo relativo alla natimortalità delle imprese.

Il rallentamento dell’economia si fa sentire in Italia e questo aspetto, in Umbria è molto evidente.

Nel terzo trimestre 2023 ci sono state 1.054 iscrizioni (erano state 1.124 nello stesso trimestre 2022) e 780 cessazioni (erano state 729).

Il quadro è emerso dai dati Movimprese sulla natimortalità delle aziende.

La Camera di Commercio ha riferito che in Italia nel secondo trimestre 2023, rispetto allo stesso periodo 2022, le iscrizioni sono scese del 4%, mentre le cessazioni sono aumentate dell’1,6%.

Tra i dati Movimprese e quelli economici generali al momento sembra esserci un parallelismo.

L’economia italiana resta col segno più, ma scende di molto rispetto ai due anni appena trascorsi, e così fa il saldo relativo alla natimortalità delle imprese.

In Umbria, il saldo tra iscrizioni e cessazioni delle imprese resta positivo (+274 imprese), ma il calo del saldo è del 30,6% (oltre il doppio della flessione media nazionale).

Questo è il saldo più basso degli ultimi 13 anni, compreso l’anno della pandemia.

Quanto alle iscrizioni, in Umbria, nel secondo trimestre 2023 rispetto al 2022, sono scese del 6,2% (-4% il dato nazionale).

Se si guarda al confronto congiunturale, ossia tra il secondo e il primo trimestre 2023, il saldo dell’Umbria (+0,29%) non solo è nettamente più basso del secondo trimestre 2022 (+0,42%), ma è il terzo più basso d’Italia dopo Liguria e Molise.

Dato positivo

Continua l’irrobustimento societario medio delle imprese umbre che da tempo vedono le iscrizioni delle società di capitali superare, in maniera importante, le cessazioni.

Nel secondo trimestre 2023 le iscrizioni di società di capitale sono state 291, a fronte di 199 cancellazioni, per un saldo positivo di 172 imprese.

L’Umbria, tuttavia, resta ancora sotto la media nazionale per quanto riguarda questa forma societaria.

Se, infatti, in Italia è strutturato in questo modo il 31,2% delle imprese, in Umbria si è al 27,3%, al decimo posto tra le venti regioni italiane.

In Umbria, per il resto, le società di persone, calano, mentre le ditte individuali, crescono

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