Zone umide, risorsa importante ma sottovalutata

La senatrice Elena Sironi (M5S): “Sono preziose per la loro biodiversità, ma anche per fronteggiare inondazioni e siccità e per la cattura della CO2 in modo naturale”. 

Le zone umide sono un patrimonio naturale ed una risorsa importantissima, un vero e proprio scrigno di biodiversità. La loro importanza, però, viene troppo spesso sottovalutata se non ignorata dalla politica italiana, ed è anche per questo che la senatrice Elena Sironi ha organizzato un incontro con diversi esperti ambientali.

Le zone umide sono quegli ambienti acquitrinosi, di acque sia salmastre che dolci, nelle coste come nelle zone interne. Spesso vengono viste come un disturbo piuttosto che come qualcosa di positivo, ma in realtà sono un presidio importantissimo di biodiversità” – ha spiegato la senatrice Elena Sironi a TeleAmbiente – “E soprattutto, visto lo stato attuale della crisi climatica, sono un serbatoio di stoccaggio di CO2. Inoltre, sono bacini naturali di riserva di acqua che possono essere preziosi sia in caso di siccità che in caso di alluvioni. Non possiamo non considerare che, con la crisi climatica, vediamo alternarsi lunghi periodi di siccità e momenti di precipitazioni molto abbondanti in un arco di tempo molto spesso ridotto“.

Le funzioni delle zone umide sono importantissime, anche se vengono generalmente considerate come zone insalubri e vengono ignorate specialmente quando vengono fatti interventi di edilizia” – ha aggiunto la senatrice del M5S – “In Italia ci sono attualmente 57 zone umide registrate e ne verranno aggiunte a breve altre nove, ma in realtà sono molte di più“.