Il presidente ucraino Zelensky ha inviato un videomessaggio alla COP27 in corso a Sharm el-Sheikh in Egitto nel quale ha attaccato Putin reo, a suo dire, di aver minato la lotto alla crisi climatica invadendo l’Ucraina. Il servizio video

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha partecipato ai lavori della COP27 pur senza muoversi da Kiev. In un videomessaggio destinato ai delegati dei Paesi che partecipano alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima, Zelensky ha attaccato la Russia, rea di aver di ostacolato – attraverso l’invasione dell’Ucraina e l’inizio delle frizioni internazionali con l’Occidente – gli sforzi globali per affrontare la crisi climatica.

Non solo. La guerra è una delle azioni umane più impattanti sull’ambiente. E Zelensky lo ha sottolineato parlando ai negoziatori riuniti in Egitto sostenendo che l’invasione russa ha portato alla distruzione di milioni di ettari di foresta.

Un attacco alla Russia a tutto tondo, quello del presidente ucraino che ha accusato Vladimir Putin di aver creato le condizioni per un peggioramento della crisi climatica attraverso l’innalzamento dei prezzi dei combustibili fossili che ha “costretto” decine di Paesi a ritornare all’utilizzo del carbone, la fonte più inquinante di tutte.

Infine, Zelensky ha affermato che “non ci può essere una politica climatica efficace senza pace, perché le nazioni del mondo pensano solo a proteggersi qui e ora”. Ma la lotta alla crisi climatica – ormai è chiaro a tutti – necessita di impegno e costanza.