Youth4Climate, è il giorno di Mario Draghi. Il presidente del Consiglio ha incontrato una delegazione di giovani, tra cui Greta Thunberg, prima di recarsi al MiCo e prendere la parola.
Youth4Climate, nell’ultima giornata a Milano arriva Mario Draghi. Il presidente del Consiglio ha incontrato privatamente, nella sede della Prefettura di Milano, una delegazione di giovani, composta non solo da Greta Thunberg, ma anche da Vanessa Nakate e Martina Comparelli. Quest’ultima ha spiegato: “Draghi sa bene cosa diciamo, ma bisogna farlo: vedremo cosa succederà al G20“. Successivamente, Draghi è arrivato al MiCo, sede della pre-Cop26, insieme al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed ha preso la parola.
Prime Minister of Italy Mario Draghi @Palazzo_Chigi opens up procedures at the #Youth4Climate #DrivingAmbition.
“We are aware that we have to do more […] You’re mobilisation has been powerful and rest assured we are listening”#ClimateAction pic.twitter.com/wHNQcfbGYs
— PreCop26 (@PreCop26ITA) September 30, 2021
“I giovani hanno ragione a chiedere cambiamenti e responsabilizzazioni. Questa generazione è la più minacciata dai cambiamenti climatici e la transizione ecologica non è una scelta, è una necessità. Abbiamo solo due possibilità: o affrontiamo adesso i costi di questa transizione, o agiamo dopo, il che vorrebbe dire pagare il prezzo molto più alto di un disastro climatico” – il discorso di Mario Draghi – “L’Italia ha stanziato per la transizione ecologica il 40% delle risorse del suo Pnrr, una grande occasione. Il nostro obiettivo è quello di aumentare la quota delle rinnovabili nel nostro mix energetico, rendere più sostenibile la mobilità, migliorare l’efficienza energetica dei nostri edifici e proteggere la biodiversità“.
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Il presidente del Consiglio ha poi lanciato un altro monito: “La pandemia e i cambiamenti climatici hanno portato quasi 100 milioni di persone in povertà estrema, portando il totale a 730 milioni. La crisi climatica, quella sanitaria e quella alimentare sono strettamente correlate. Dobbiamo agire molto più velocemente e con più efficacia, con i trend attuali non manterremo la promessa sui limiti del riscaldamento globale“.
Dopo aver ascoltato gli interventi di alcuni attivisti e delegati, Mario Draghi ha ripreso la parola, promettendo impegni decisamente ambiziosi. “Da presidenti del G20 e co-presidenti della Cop26, stiamo spingendo i Paesi a rispettare gli impegni climatici e a prenderne di più audaci. I Paesi del G20 generano oltre l’80% del Pil a livello mondiale e oltre il 75% di emissioni, siamo consapevoli che dobbiamo fare molto di più” – ha spiegato il presidente del Consiglio – “So che siete stanchi del ‘bla bla bla’, ma a volte è solo un modo per nascondere la nostra incapacità di agire, vi garantisco che tutti i leader mondiali sono convinti che dobbiamo agire velocemente. E confermo che dovremo rispettare l’impegno morale di donare 100 miliardi di dollari per i Paesi in via di sviluppo, che sono quelli più colpiti all’impatto del cambiamento climatico“.